Boxe. Serata amara per Obaid, verdetto discutibile

Tante cadute in un match condizionato dall’umidità, con l’atleta di Duran costretto a cedere contro Rizzieri

8 luglio 2024
Serata amara per Obaid, verdetto discutibile

Serata amara per Obaid, verdetto discutibile

A Ladispoli in provincia di Roma, la sfida di sabato sera valevole per il vacante titolo italiano dei pesi mosca tra il 23enne beniamino di casa Manuel Rizzieri (8-1-0) e il 28enne palestinese-ferrarese Ahmed Obaid (5-6-3), si è conclusa con la vittoria per split decision del padrone di casa Rizzieri, con 2 verdetti a favore e uno per Obaid. I cartellini finali hanno infatti premiato il pugile di casa per 96 a 94, secondo il giudice Dario Bibbiani; il giudice Marco Moscadelli ha invece visto prevalere Obaid sempre per 96 a 94, mentre il campano Stefano Terlizzi ha emesso il definitivo 97 a 93 a favore di Rizzieri. Si deduce quindi che tra i giudicanti vi sono 5 punti di differenza in dieci round, la qual cosa desta una certa perplessità. Probabilmente, al di là del risultato su cui scontate e inevitabili sono le polemiche, va sottolineato come durante il combattimento sia stato segnato probabilmente un record di cadute. L’arbitro Antonio Marogna ha dovuto infatti sospendere il match per almeno una decina di volte, a causa delle continue scivolate di entrambi i protagonisti che, per colpa dell’incombente umidità, si sono cimentati su un tappeto viscido quasi come una lastra di ghiaccio. Essendo proprio nel movimento e nella rapidità delle gambe l’arma migliore di Ahmed Obaid, é superfluo quasi sottolineare chi tra le due vittime della pattinata fuori stagione sia stato maggiormente penalizzato. Il match si è svolto secondo il copione che era stato previsto. Il brevilineo Manuel Rizzieri lanciato subito all’attacco per accorciare le distanze con l’assai più alto ferrarese-palestinese della Pugilistica Padana e questi, dal canto suo, a contrarlo con lughio jab, cambi ripetuti di guardia e il gioco di gambe (per quanto possibile). Ne è uscito un confronto delle occasioni mancate, perché la notevole preparazione atletica e le differenti caratteristiche di Rizzieri e Obaid avrebbero potuto garantire un ottimo spettacolo, sciupato purtroppo dalle innumerevoli scivolate e interruzioni che hanno di fatto impedito un regolare dipanarsi delle azioni, dal momento che le accelerazioni in attacco e difesa erano quasi impossibili. Alla miglior tecnica e precisione del pugile di Massimiliano Duran, il pugile laziale ha opposto coraggio e grinta, però ben di rado è giunto a bersaglio con precisione ed efficacia ma, nonostante ciò, al termine la giuria gli ha assegnato la cintura tricolore dei pesi mosca e sul volto di Obaid e Momo Duran era palese la delusione. Poichè di pugili che militano oggi tra i 50 chili ce ne sono davvero pochi, viene da pensare che probabilmente si ritroveranno abbastanza presto di fronte per spazzare via ogni dubbio su chi sia il migliore.

Gualtiero Becchetti

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