Calcio, Serie C. Pontedera: l’attacco funziona, la difesa meno

Ecco che cosa raccontano i numeri di queste prime quattro giornate di campionato. La nostra analisi

di STEFANO LEMMI
18 settembre 2024
Il tecnico del Pontedera, Alessandro Agostini

Il tecnico del Pontedera, Alessandro Agostini

Produzione offensiva prolifica, efficacia difensiva da migliorare. Sembrano dire questo le prime 4 giornate di campionato del Pontedera in tema di reti, fatte e subite. E sembrano ricalcare un po’ l’andamento della stagione passata – nonostante un allenatore diverso, da Canzi ad Agostini e un sistema di gioco diverso – chiusa dai granata in nona posizione con 53 reti segnate e 54 incassate, facendo registrare rispettivamente il quinto miglior attacco e la quindicesima peggiore difesa del girone. Oggi, dopo 360’ di campionato, la squadra di Agostini ha l’attacco più pericoloso del girone (questo però se la Torres non segna più di 2 gol al Milan Futuro nel recupero di stasera della 3a giornata) con 8 reti nonostante che a Pesaro sia rimasta a bocca asciutta per la prima volta.

Il fatto che questi gol siano distribuiti fra 5 calciatori, Italeng e Ianesi a quota 2, Ambrosini, Van Ransbeeck e Perretta con 1 (completa il quadro un’autorete) è la testimonianza di una coralità di gioco capace di portare al tiro – e al gol – con frequenza anche i centrocampisti. Le note più dolenti arrivano invece dalle reti subite, che sono 7 e che significano la terza peggior difesa dopo Spal (9) e Sestri Levante (8) e alla pari con Rimini e il fanalino Legnago, tutte squadre che stanno dietro in classifica. Nelle 9 gare disputate nella stagione attuale, 3 amichevoli (delle quali due contro squadre Primavera), 2 di Coppa e 4 di campionato, il Pontedera è uscito dal campo con il clean sheet solo una volta, quella contro la Pianese in Coppa Italia (1-0), salvato da tre parate decisive di super Tantalocchi.

Tra la stagione scorsa e quella attuale, i granata in campionato prendono almeno un gol ogni 90’ da sette incontri di fila: tre l’anno scorso, compreso il play off di Pescara, e, appunto, quattro quest’anno. Tuttavia, analizzando più a fondo le modalità con cui sono state subite le 7 reti in questo torneo, emerge un dato che infonde fiducia sul fatto che la situazione possa migliorare. Infatti, nessuno di questi gol è stato subito su azione manovrata degli avversari: tre sono arrivati con tiri da lontano (fuori area), Svidercoschi e Rossi a Legnago e Cianci nel provvisorio 0-2 con la Ternana, tre su calci da fermo, Cicerelli su rigore per lo 0-1 della Ternana, De Paola su punizione e Palomba di testa su calcio d’angolo nel 2-0 a Pesaro, mentre uno, quello di Conti del Sestri Levante, è stato segnato con due giocatori granata a terra e il gioco praticamente fermo in attesa di un fischi del direttore di gara che non è arrivato. E’ anche vero però che in tutte e quattro le partite il Pontedera ha subito almeno un gol prima di segnare. Un vizietto che andrebbe quantomeno ridotto visto che poi la sconfitta è stata evitata solo nel 50% dei casi.

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