Campionato italiano a Toano. In 280 ’bocciano’ su strada

Tre squadre reggiane hanno sfidato team soprattutto di Marche e Umbria "Niente finali per noi, ma resta un giorno bellissimo trascorso in montagna" .

di CLAUDIO LAVAGGI -
3 giugno 2024
Campionato italiano a Toano. In 280 ’bocciano’ su strada

Campionato italiano a Toano. In 280 ’bocciano’ su strada

Toano e le sue frazioni sono state per un giorno le capitali di uno degli sport cosiddetti tradizionali, la "boccia alla lunga" o su strada.

E’ una di quelle discipline più naturali, come tiro alla fune, freccette, tiro con la balestra e ancora il ruzzolone, praticate anche nel nostro Appennino e regolate a livello nazionale dalla Figest.

Com’è andata a Toano lo chiediamo ad uno degli organizzatori, Giorgio Lamecchi. "Per me è andata benissimo, abbiamo avuto centinaia di persone che sono state alloggiate fino a Ligonchio, oltre ai 280 concorrenti provenienti soprattutto da Emilia, Marche e Umbria. L’organizzazione è stata della ASD I lupi del Cusna, ma non possiamo dimenticare le collaborazioni del comune di Toano, di Pro Loco e della regione Emilia Romagna con la sua Sport Valley".

Ma si gioca proprio su strada? "Certo, le strade sono chiuse al traffico e le finali le abbiamo disputate sul tratto di provinciale tra Quara e Toano. Non c’è improvvisazione e si va con la massima sicurezza, oltre alla presenza dell’ambulanza e di tutti i permessi di utilizzo delle strade". Abbiamo capito che c’è da tirare una boccia più lontano possibile. E’ troppo semplicistico?

"Beh, sì e no. Si parte dalle qualificazioni: ogni squadra può avere al massimo dieci tiratori, compresi una donna e un under 18. Ognuno tira una boccia, colorata e di 600 grammi lungo una strada. Poi va sul punto d’arrivo, sperando di trovarla, ed effettua un nuovo tiro, sino a dieci. Se è uscita dalla carreggiata, rientra in strada sullo stesso punto di arrivo. Sul totale di dieci tiri, chi manda la boccia più lontano ha vinto e alla fine si può fare anche qualche chilometro. Le prime squadre delle qualificazioni, poi, si giocano la finale: questo era il campionato italiano a squadre, categoria A, B e C e purtroppo nessuna formazione reggiana è andata avanti, anche se ci siamo andati molto vicino".

Un po’ di rimpianti?

"Reggio era presente con Quara, Monzone e Vogno, tre frazioni di Toano ed è stata una giornata bellissima. Certo, il risultato conta, ma conta stare insieme, condividere la montagna, passare un giorno diverso dagli altri, in compagnia e in amicizia".

E se una boccia rotola sino a valle?

"Non può – chiude ridendo Lamecchi - in montagna ci sono le discese ma anche le salite e quindi prima o poi la boccia si ferma".

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