Dakar, la sfida di Gaspari. Neppure il fuoco lo ferma
Il pilota forlivese è nella top ten della categoria Ssv dopo quattro tappe, ottavo nonostante un incendio nella ‘marathon’ e la rottura ieri dei freni.

Il pilota forlivese è nella top ten della categoria Ssv dopo quattro tappe, ottavo nonostante un incendio nella ‘marathon’ e la rottura ieri dei freni.
Sta lottando con caparbietà e anche risultati positivi il forlivese Enrico Gaspari nella sua nuova avventura alla Dakar, la quarta in carriera, che lo vede impegnato da pilota nella categoria Ssv, ovvero quella automobilistica riservata ai quadricicli leggeri di serie. Gaspari, che ha al fianco come navigatore il portoghese Fausto Mota, dopo un terzo di percorso in questa iconica e affascinante ma sempre massacrante competizione, si trova all’ottavo posto di categoria su 27 equipaggi rimasti in gara.
Il momento più complesso l’unico pilota romagnolo partecipante alla Dakar 2025, che si disputa come negli ultimi anni tutta in Arabia Saudita, lo ha passato nella giornata di ieri e poi, in precedenza, soprattutto nella lunga tappa disputata fra domenica scorsa e lunedì, nella terza giornata (ma seconda frazione) della corsa. Col suo Polaris Rzr, assistito dal team spagnolo Th Trucks, dopo il prologo e la breve, ma sassosa e polverosa tappa iniziale (in cui è rimasto intrappolato fra i camion, era al settimo posto negli Ssv.
A seguire è scattata la massacrante tappa marathon della durata di due giorni, con bivacco notturno in mezzo al deserto, così descritta da Gaspari: "È stata una 48 ore incredibile, di oltre cinquecento chilometri con un alternarsi di pietraie assurde e dune altissime, che hanno creato non pochi problemi anche alle squadre ufficiali. A un dato momento – racconta – siamo stati raggiunti da un elicottero dell’organizzazione che è atterrato vicino a noi, ci ha fermati e informati che il nostro mezzo, senza che ce ne fossimo accorti, stava andando a fuoco. Le fiamme si stavano sprigionando dietro di noi a causa del malfunzionamento della valvola di non ritorno (nome tecnico che è già un programma). Dopo attimi molto concitati, il fuoco è stato spento e incredibilmente siamo riusciti a ripartire chiudendo quinti. È stato fatto davvero un gran lavoro da parte dei nostri meccanici per ripristinare appieno la funzionalità della vettura". E nonostante il tempo perso, al termine della marathon Gaspari e Mota erano addirittura sesti di categoria. "Siamo particolarmente fiduciosi – il suo commento una volta rientrato al bivacco – e carichi a palla".
Dopo un’ulteriore tappa martedì, portata a termine da Gaspari all’ottavo posto a causa di due forature che lo hanno fatto scendere in settima piazza generale, ieri il pilota forlivese è incappato in una giornata no che lo ha visto terminare nelle retrovie a causa della rottura dei freni a 200 km dall’arrivo, ma perdendo solo un’altra posizione nella classifica generale di categoria, che lo vede dunque ottavo (e secondo dei partecipanti al Mondiale): un ottimo piazzamento come lo sono tutti quelli nella top ten, seppure con cinque ore e 44 minuti di ritardo dai primi, gli americani Brock Heger e Max Eddy. Oggi la quinta frazione, Alula-Hail (428 km di prova speciale) e domani giorno di riposo. La corsa terminerà il 17 gennaio dopo 12 tappe.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su