"È come uno scudetto"
Baseball Il presidente Naldoni festeggia la salvezza ma annuncia: "Cambi in arrivo"
Festa doveva essere e festa è stata. Con tanta fatica e tanti patemi, ma alla fine il Baseball Godo ha festeggiato la salvezza all’ultimo istante dell’ultimo spareggio playout con Torino, in una gara finale comunque senza storia, visto il 5-0 rifilato ai piemontesi nell’attesissima gara3 dopo la vittoria per parte nel primo weekend. Con il pitcher caraibico dei Goti, Abel Campos, capace di eliminare 28 avversari al piatto in due partite di playout, un vero eroe – sportivo – di questa salvezza. Una salvezza che porterà, nel 2025, il Baseball Godo a giocare per la 34ª stagione in serie A. Una cifra davvero incredibile per un paesino di 1.500 abitanti come Godo. "Personalmente mi sento come se avessi vinto lo scudetto – dice con un sorriso il presidente Carlo Naldoni – perché siamo riusciti a ottenere una salvezza, invertendo una situazione che si era fatta complicata, un po’ anche per la nostra responsabilità. Dopo un’ottima prima fase, nella quale siamo arrivati secondi alle spalle di un Nettuno molto più forte, forse ci siamo rilassati un po’ troppo, magari sottovalutando le avversarie della seconda fase. Certo, forse non avevamo la miglior squadra degli ultimi anni, abbiamo fatto giocare diversi nostri giovani e probabilmente ci saremmo potuti salvare molto prima se avessimo vinto alcune partite nelle quali siamo stati in vantaggio praticamente sino alla fine. Ma, per fortuna, abbiamo avuto davvero un parco lanciatori strepitoso con il 43enne Galeotti impeccabile e un grandissimo Campos che, sinceramente, spero possa tornare".
Passato il tempo delle feste, arriva il momento di pensare al prossimo futuro. "Penso sia venuto il momento – prosegue il presidente Naldoni – di voltar pagina e cominciare un ciclo nuovo. Perché questa avventura possa continuare ci servono forze fresche a livello dirigenziale, inoltre qualche giocatore attuale smetterà e, a livello giovanile, abbiamo una sorta di gap generazionale. I giovani che potevano entrare in squadra lo hanno fatto quest’anno, quindi dovremo aspettare qualche tempo per vederne altri pronti. Naturalmente parlo anche per me: dopo 12 anni di presidenza è tempo di passare la mano, altrimenti si corre il rischio di essere troppo ancorati alle proprie posizioni. Cambierà una certa parte del gruppo dirigente: alcuni non si riproporranno anche per una certa stanchezza. Indubbiamente avremo bisogno di nuovi sponsor e nuovi giocatori, probabilmente anche da fuori. Ma ricorderò sempre gli ottimi rapporti col comune di Russi e, con grande gioia, gli aiuti e la solidarietà reale e concreta che ci dato il mondo del baseball nei giorni dell’alluvione dello scorso maggio".
Ugo Bentivogli
Continua a leggere tutte le notizie di sport su