"Merci Edoardo": il Colomiers omaggia Edoardo Gori

La dirigenza del Colomiers, il club francese per cui Edoardo Gori ha giocato negli ultimi cinque anni, gli ha tributato un duplice omaggio in occasione del suo ritiro: oltre a concedergli una "passerella" davanti ai tifosi, la dirigenza gli ha consegnato la maglia che ha indossato per 96 partite

di GIOVANNI FIORENTINO -
3 giugno 2024
La consegna della maglia ad Edoardo Gori

La consegna della maglia ad Edoardo Gori

Prato, 3 giugno 2024 - Una “passerella” al termine della partita, sublimata dalla consegna della maglia che ha indossato e difeso negli ultimi cinque anni. E' l'omaggio che il Colomiers ha tributato ad Edoardo Gori nei giorni scorsi, a seguito della la sua ultima partita di rugby prima di appendere la palla ovale al chiodo all'età di 34 anni. Una carriera iniziata a Prato da bambino, nel Gispi, per poi passare ai Cavalieri e debuttare da professionista a vent'anni nemmeno compiuti con gli allora “tuttineri”, nel Super10 2009/10. Poche apparizioni in campionato che bastarono per far sì che il Benetton Treviso lo portasse in Veneto, facendone uno dei pilastri del XV titolare per un'avventura durata dal 2010 al 2019. E sono stati i suoi “anni d'oro”, visto che il mediano di mischia pratese classe 1990 ha avuto modo di vestire più volte la maglia della Nazionale e di rappresentare l'Italia in ben due edizioni della Coppa del Mondo di rugby (nel 2011 e nel 2015). Senza dimenticare le convocazioni per i vari “Sei Nazioni”: 69, i suoi “caps” complessivi in azzurro. Nel 2019 è approdato in Francia e non ha impiegato molto tempo per diventare una delle colonne del Colomiers: è mancata solo la promozione nella massima serie transalpina che era in realtà stata conquistata nel 2020, prima che la federazione annullasse i campionati a causa del Covid. Ma la sua fedeltà alla causa e il suo rendimento non sono passati inosservati: la dirigenza ha incorniciato la casacca da lui indossata in 96 occasioni in queste ultime stagioni, consegnandogliela in un quadro. "Merci Edoardo", il messaggio recapitatogli dalla società sportiva. Un gesto di riconoscenza per quanto fatto in questo lustro, al pari degli applausi che i tifosi gli hanno dedicato al termine del suo ultimo incontro. “Ugo” ha detto basta con il rugby giocato, ma chissà che non possa in futuro tornare in veste di allenatore o di dirigente.

G.F.

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