Europeo e Tour de l’Avenir. Cipressi, avventure al top
Ciclismo La 21enne forlivese bene nella rassegna giovanile e non solo
Ha appena vestito la maglia azzurra ai Campionati Europei, tenuti nei giorni scorsi a Limburg, nelle Fiandre. Carlotta Cipressi, la ciclista forlivese che si sta mettendo in luce tra le professioniste, è tornata dunque in azzurro correndo nella categoria Under 23 sia la cronometro, di cui è grande specialista, sia la gara su strada, chiamata ad aiutare le punte di diamante dellasquadra.
E a Limburg la Cipressi ha confermato le sue qualità, piazzandosi 15ª nella cronometro di categoria a 1’37’’ dalla vincitrice, la finlandese Anniina Ahtosalo. Poi è stata 57ª nella gara in linea, su un percorso non certo favorevole alle sue caratteristiche, giungendo a 35’’ dal primo gruppo, dopo aver contribuito al terzo posto della compagna azzurra Eleonora Gasparrini.
La convocazione in azzurro per la Cipressi era decisamente nell’aria, visto che ha partecipato con la nazionale al prestigioso Tour de l’Avenir (ovviamente nella versione femminile) ottenendo ottimi risultati: 18ª nel prologo a cronometro di 2 chilometri, seconda italiana dopo Eleonora Ciabocco, mentre nelle 4 tappe percorse è sempre stata tra le migliori, tanto da risultare 23ª alla fine su 96 concorrenti al via, tutte con la maglia delle rispettive nazionali, ma soprattutto 5ª nella classifica del gran premio della montagna.
Insomma ottime prestazioni per la portacolori della Uae Development Team: "Ci tenevo davvero tanto a partecipare prima di tutto al Tour de l’Avenir – racconta la stessa Carlotta Cipressi –, anche se non correvo da 50 giorni e c’erano tappe e salite piuttosto lunghe. Puntavamo ad aiutare Eleonora Ciabocco a essere più in alto possibile in classifica. Purtroppo quest’anno per problemi fisici non ho potuto salire in bici per tre mesi e ho corso solamente da fine aprile: ho gareggiato per una ventina di giorni, piuttosto poco. Ma sono abbastanza soddisfatta di come mi sento e di come stanno andando le cose anche se, sicuramente, c’è qualcosa da migliorare".
Poche giornate di gara, dunque, ma diverse corse a tappe, nella stagione di Carlotta, con l’ottimo 14º posto finale al Giro dell’Andalusia: "Avendo gareggiato poco, le corse a tappe sono l’ideale per migliorare la qualità della gamba e il ritmo di gara in modo da arrivare al massimo della forma". Malgrado i soli 21 anni, compiuti lo scorso 11 giugno, la ciclista forlivese è già al terzo anno tra le Elite, ovvero il massimo raggiungibile. "Rispetto quando corri tra i giovani è davvero un altro mondo, quasi un altro sport. Non basta salire in bici e allenarsi, c’è tutto il resto che fa la differenza, dall’alimentazione alla palestra ai dettagli, magari piccoli ma important. Il livello delle gare è altissimo, le tappe sono lunghe e, com’è capitato, con una salita finale di 12 chilometri. Poi ci si deve allenare moltissimo a casa e stare sempre al passo: io, per fortuna, riesco ad allenarmi molto bene da sola".
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