Fedriga, missione a Roma: "Che sogno gli Europei"
La ventenne velocista dell’Edera Forlì è approdata nel ritiro azzurro fra le 8 della 4x100: "Non so se farò le batterie, ma è super esserci".

Fedriga, missione a Roma: "Che sogno gli Europei"
Comunque vada sarà un successo. È scattata ieri la campagna romana di Carlotta Fedriga, ventenne forlivese convocata per la staffetta veloce femminile agli Europei di atletica leggera che si stanno disputando a Roma. E se la Città Eterna diventerà anche un ricordo per l’eternità la velocista romagnola dell’Edera Forlì lo scoprirà solo nei prossimi giorni. Magari sognando un posto per i Giochi Olimpici di Parigi (o comunque per il 2028 a Los Angeles).
"Quando ho saputo della convocazione per gli Europei – racconta con la giusta soddisfazione la stessa Fedriga – ho iniziato a piangere per l’emozione, perché non era affatto scontato che ci fossi: altre ragazze erano andate forte. Inoltre a settembre e ottobre non ero riuscita a lavorare come avrei voluto sulla forza per problemi al ginocchio sinistro e dunque la stagione non era iniziata benissimo. Ma abbiamo cambiato modo di allenare la forza e anche se non avevo grandi aspettative i risultati sono arrivati, sia nei 60 indoor sia outdoor. Soprattutto la finale dei 60 metri agli Assoluti in 7’’33: il tempo è stato giusto, fatto al momento giusto. Il terzo posto è stato perfetto, dopo la miglior partenza possibile: un risultato e una prestazione che mi rimarranno sempre nel cuore".
Soltanto all’ultimo momento si saprà chi verrà schierata nelle batterie di martedì mattina a partire dalle 12.30. "Ce lo diranno la sera prima – dice Carlotta – o la mattina stessa della gara. Ovviamente sarebbe bellissimo poter scendere in pista nelle batterie, ma in ogni caso alla mia età è molto bello essere qui, sono al primo anno Promesse. Certo non mi accontento mai, vorrei battere il mio personale ad ogni gara e cerco di farlo, quindi questo è un punto di partenza".
Figlia d’arte, si sa, con la madre Giuliana Spada che ha detenuto il record italiano di eptathlon ed è anche sua allenatrice, e con il padre Silvano pure lui buon velocista, si può dire che sia cresciuta sul campo di allenamento. "Ho iniziato con gli ostacoli – racconta in vista degli allenamenti a Roma –, anche perché era la gara nella quale mia madre era più forte nell’eptathlon. E se si potesse partecipare a tre gare li farei ancora. Non è detto che in futuro non torni a disputarli. Ora comunque sono concentrata sulla velocità, sto lavorando molto sulla resistenza e quindi voglio abbassare il mio personale anche sui 200 metri. Come obiettivo personale, ed è fondamentale averne, vorrei ottenere il record italiano Promesse dei 100 metri e per farlo ho due anni di tempo: devo scendere dal mio 11’’50 e abbassare l’attuale 11’’20".
Naturalmente per ottenere questi magnifici risultati il duro lavoro non può mancare: "Mi alleno tre ore e mezzo al giorno – conclude la Fedriga – nei periodi di carico dal tardo pomeriggio in avanti. Durante quelli di scarico al mattino provo qualche partenza. In ogni caso sono sei giorni a settimana". Senza dimenticare lo studio, visto che dopo il diploma di Ragioneria, ora la Fedriga è iscritta al primo anno del corso di laurea, nella sede distaccata di Ravenna, in Giurista per le Imprese e per la Pubblica Amministrazione, all’indirizzo Food, Sport e Wellness. Per una doppia laurea, all’ateneo e sulla pista di atletica.
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