Il caso. Affitti cari per federazioni e organismi sportivi

Non ci stanno i presidenti delle Federazioni e di vari organismi sportivi, dopo la decisione di Sport e Salute (società...

di Redazione Sport
21 gennaio 2025

Non ci stanno i presidenti delle Federazioni e di vari organismi sportivi, dopo la decisione di Sport e Salute (società pubblica che ha in mano le chiavi della cassaforte dello sport) che, tramite il progetto “Sestante“, punta alla valorizzazione del proprio patrimonio di 131 immobili che ospitano in 105 città le varie sedi. Ad oggi quegli spazi (numerosi anche nei comuni lombardi) sono occupati gratuitamente ma adesso chi li vorrà dovrà contribuire. Questo anche per valorizzare il patrimonio immobiliare (il 55% è occupato dalle organizzazioni sportive con un comodato d’uso) nella sua disponibilità.

Se da una parte si punta in questo modo a ricavare almeno 15 milioni di euro che saranno reimmessi nel sistema attraverso progetti come “Illumina“, dall’altra cresce il malumore di chi (presidenti di Federazione ma pure enti come i vari Panathlon) da un giorno dall’altro si vedrà recapitare un conto salatissimo da pagare e condizioni difficili da sostenere. Ieri è terminato il censimento immobiliare: ogni organismo sportivo ha avuto alcune settimane di tempo per definire le esigenze di spazi e uffici, insomma, per far capire di cosa realmente ci fosse bisogno.

Alla luce del censimento, entro 15 giorni si stipulerà un contratto di servizio (comprensivo delle spese più un canone) per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico che porti il sistema a ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche e a fare nuovi investimenti per l’impiantistica.

R.S.

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