Il personaggio: il ritorno di Rossi al Forte. "Datemi tempo, pronto a dare tutto me stesso»
"Certi amori non finiscono..." canta Antonello Venditti, e non ci può essere altro che amore tra Francesco Rossi e...

Francesco Rossi (Forte dei Marmi)
"Certi amori non finiscono..." canta Antonello Venditti, e non ci può essere altro che amore tra Francesco Rossi e La Canniccia Motor Club Forte. Per ‘Chicco’ questo è, infatti, il terzo approdo in rossoblù in 10 anni.
Emozionato? "Ma quale emozione. Forte dei Marmi è casa mia, qui vivo e lavoro. È un piacere scendere nuovamente in pista".
È stata una trattativa lunga, però quella con il direttore Antonio Agostini... "Lunga non direi. C’è voluta una settimana per ricalibrare la mia vita e siamo ripartiti. Del resto ho una avviata carriera da personal trainer in città, e 10 mesi fa sono divenuto padre del piccolo Filippo".
Proprio per questo avevi deciso di smettere da campione d’Italia? "Esattamente, ma il richiamo della pista, oltre la voglia di aiutare un gruppo che conosco, alla fine mi ha ridato le giuste motivazioni".
A Giovinazzo che partita sarà? "Difficilissima perché quella pugliese è squadra in salute, rinforzata dall’innestodi Cardoso, ed anche molto temibile in casa. Sarà una partita da prendere con le molle".
Ci sarai? "No, non ci sarò perché sono a corto di fiato. Credo che esordirò nel turno seguente, in casa, col Bassano".
Le partire del Forte le hai viste? E sull’ultima vittoria col Novara che dici? "Certo che le ho viste. Il Forte ha un quintetto fortissimo e tanti ragazzi che crescono bene. Contro il Novara, invece, è stata la classica partita che una squadra forte deve fare dall’inizio alla fine. Portarsi su un discreto vantaggio per poi gestire".
Torniamo a te. Da bomber di razza, pensi che potrai incidere sulle sorti dei rossoblù? "Lo spero ed evidentemente lo spera anche la società, che mi ha convinto a rimettermi in gioco. Resterò a disposizione di De Gerone e compagni da qui alla fine della stagione. Datemi qualche settimana per ripartire e darò tutto me stesso per la causa".
Sergio Iacopetti
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