In forte espansione. Un vero “boom“ della disciplina. Obiettivo 100mila tesserati
In Lombardia e in Piemonte ci sono più di 19000 praticanti. La maggior parte di questi . si allena nelle palestre.
ARRAMPICATA
Un movimento che migliora e cresce di anno in anno, una disciplina che affascina e richiama nuovi appassionati. Ad oggi sono 90816 gli arrampicatori che aderiscono alla Fasi. L’iniziale popolarità dell’arrampicata esplose quasi in tutto il mondo negli anni ‘80 e l’Italia non fece eccezione, ospitando a Bardonecchia la prima edizione del Rock Master nel 1985. Già dal secondo anno si decise di far svolgere le gare solo su parete artificiale, scelta probabilmente dettata da una combinazione di motivi pratici, di sicurezza e di visibilità dell’evento. La scelta rispondeva al desiderio di rendere la competizione più accessibile, sicura e spettacolare, favorendo anche lo sviluppo e la promozione dell’arrampicata sportiva come disciplina autonoma. E nei giorni scorsi è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò a sottolineare i meriti della nuova Federazione a margine dell’assemblea elettiva: "Avete avuto un percorso di crescita impressionante in termini di tesserati, impiantistica, appeal, media. Siete un’eccellenza all’interno del sistema sportivo e siamo orgogliosi di avervi in famiglia".
A guidare la FASI ci sarà ancora Davide Battistella, riconfermato con la fiducia assoluta da parte di tutte le società affiliate. Per lo scorso quadriennio erano stati prefissati precisi e ambiziosi obiettivi, che sono stati raggiunti con caparbietà circatre anni fa (trasformazione della FASI da Disciplina Sportiva Associata in Federazione Sportiva Nazionale). Così l’arrampicata si èmessa alla pari con sport più blasonati grazie anche agli ottimi risultati ottenuti a livello internazionale. La crescita è stata esponenziale: si è passati dai 40.000 tesserati del 2019 (pre-Covid) si è arrivati agli attuali 90.000. Con l’obiettivo di raggiungere quanto prima la quota 100.000 tesserati.
Guardando le statistiche dei tesserati per ogni regione, si scopre che sia in Lombardia che in Piemonte ci sono più di 19000 praticanti. Anche se la maggior parte di questi continua a praticare all’interno di palestre, è facile chiedersi cosa potrebbe accadere alle falesie naturali se i numeri continuassero a crescere con questa velocità.
L’obiettivo ambizioso delle Nazionali era la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, ed è stato centrato, con ben 4 atleti (compreso il lombardo Zurloni), aumentando il numero di azzurri presenti rispetto a Tokyo 2020.
Nell’ultimo quadriennio la FASI si è impegnata nella crescita di tutti i settori agonistici, fra cui il Para climbing che verrà accompagnato nel suo storico esordio alle Paralimpiadi di Los Angeles 2028. E sta lavorando molto seriamente per lo sviluppo dei Centri Federali (la sede “storica” del Climbing Stadium di Arco di Trento, il nuovo Centro Federale presso il Cpo della Acqua Acetosa di Roma, e i Centri Federali regionali) per fornire ai climber azzurri sedi ufficiali e condizioni ideali per un’adeguata preparazione atletica.
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Giulio Mola
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