Intramontabile Raimondi premiato a Magione

Motori Il decano dei piloti ha ricevuto le ’100 stelle’ nel circuito perugino: "E pensare che proprio qui ho disputato la mia prima gara" .

di GIAMPAOLO GRIMALDI
24 novembre 2023

La 2 Ore di Magione, gara di durata per vetture storiche disputata sul Circuito dell’Umbria in provincia di Perugia, ha avuto un ’sapore’ particolare per il geminiano Renzo Raimondi, presente assieme al figlio Raffaele a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce di 1300 centimetri cubici. Il portacolori del Circolo della Biella, oltre alla vittoria di categoria e un ottimo ventesimo posto assoluto in mezzo a vetture con una potenza ben doppia rispetto alla propria auto, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento denominato ’Le 100 Stelle di Magione’ rivolta quei piloti che si sono distinti nei primi cinquant’anni del circuito umbro festeggiati proprio quest’anno. Un premio ambito, che valorizza uno dei piloti modenesi più longevi in attività, avendo disputato circa quattrocento gare o forse poco più in quasi cinquantun anni di attività sportiva.

Cosa rappresenta il Circuito di Magione nella carriera sportiva di Renzo Raimondi?

"È stata la mia prima gara disputata in automobile nel 1978, nonostante avessi già alle spalle otto anni di go kart in cui mi sono battuto contro piloti del calibro di Pirro, Gabbiani, Patrese, Ravaglia e Cheever. Vittoria al debutto con le auto a ruote coperte a bordo di una Fiat X 19. Ho corso svariate volte a Magione e dato che non so se potrò proseguire la mia attività sportiva il prossimo anno, ho deciso di disputare questa gara in questo autodromo a cui sono legato. Il riconoscimento ricevuto mi ha fatto molto piacere".

Oltre a Magione, nel periodo dal 1978 al 1987 in cui ha disputato le gare con vetture ’moderne’, quale competizione le è rimasta più impressa e quale vettura le ha dato più soddisfazione?

"Le gare erano molto combattute, con molti partecipanti, non era facile primeggiare anche perché le vetture avevano preparazioni di alto livello. Ricordo la vittoria del Giro dell’Umbria del 1979, disputata a bordo di una Fiat X 19 da 1.3 cc, quattro giorni di gara di giorno e di notte fra salite e circuito. Anche l’esperienza nel Campionato Italiano Velocità Turismo è stata entusiasmante. Di vetture ne ho utilizzato diverse, fra cui ricordo con piacere le Fiat X 19, la Renault Alpine, l’Alfa Romeo 75 e la BMW M3. Successivamente, dal 1988 ad oggi, Raimondi passa alle vetture storiche, vincendo ben sei titoli italiani. "Sì sei titoli di Campionato Italiano vinti alternando l’Alfa Romeo Giulietta Spider e la Lotus Elise da 1.3 cc. Quest’ultima è stata la vettura che mi ha dato più soddisfazioni in assoluto, leggera, molto prestazionale, permetteva di stare davanti ad auto più potenti. La mia Lotus aveva già corso in passato negli anni ’60 in Inghilterra nella scuderia dove correva Stirling Moss, che probabilmente la utilizzò anche in alcune gare. Ricordo anche la soddisfazione della vittoria a Monza in una gara europea nei primi anni ’90 davanti ad una quarantina di vetture in classe con tedeschi, francesi ed inglesi".

Renzo Raimondi, però, non è solo un pilota vincente, ma anche un appassionato che ha creato un’importante scuderia, il Circolo della Biella nel 1987, un evento unico come la Modena 100 Ore Classic nel 2000, oltre ad appoggiare piloti e scuderie con la propria azienda. Un amante dei motori a 360° che ancora oggi dà lustro a Modena, capitale dei motori.

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