L’attaccante azzurro non è riuscito a segnare per questione di centimetri, fermato dalle traverse. Bocci: conto aperto con la fortuna: "Spero di spezzare l’incantesimo»
L'attaccante Nicholas Bocci della Sangiovannese affronta la sfida di segnare in serie D dopo due traverse consecutive. Con esperienza e determinazione, si prepara a spezzare l'incantesimo e dimostrare il suo valore nel massimo torneo dilettantistico.
Nicholas Bocci vuole dare un calcio alla sfortuna. L’attaccante della Sangiovannese, classe 2003, dopo aver segnato in Coppa Italia Poggibonsi è reduce da due traverse piene centrate in altrettante partite di campionato. È uno abituato a mettere il pallone alle spalle del portiere avversario, lo scorso anno in Eccellenza umbra ad Ellera ha timbrato il cartellino ben 14 volte e sa che prima o poi il gol in serie D arriverà. "Non sono assolutamente preoccupato - afferma l’attaccante di Foligno - perché quando come nelle ultime partite i palloni arrivano in area prima o poi riuscirò a segnare. Domenica ho fornito l’assist del 2-0 a Rotondo, per il momento va bene così ma spero già da Gavorrano di spezzare questo incantesimo". Ha lasciato l’Umbria a 14 anni per giocare due stagioni nell’Ascoli, poi i settori giovanili di Gubbio e Vis Pesaro assieme all’esperienza coi più grandi nel massimo campionato regionale prima a Cannara e poi, proprio nell’ultimo campionato, ad Ellera. Ma la serie D, che non aveva mai fatto, è tutt’altra cosa come tiene a precisare: "Il salto di categoria è bello importante, non avevo mai giocato nel massimo torneo dilettantistico ma cambia totalmente tutto dal ritmo in allenamento e nelle partite oltre agli stadi che sono tutt’altra cosa rispetto ai campionati regionali. Mi sto ambientando molto bene, ho trovato uno spogliatoio veramente affiatato che mi ha fatto sentire subito uno di loro, quest’ultimo principale aspetto mi aiuterà a crescere e a rendermi più utile possibile per la squadra". Ama giocare come prima punta ma non disdegna nemmeno di poter occupare la corsia esterna in un ipotetico tridente offensivo che, magari, in futuro, Marco Bonura potrebbe attuare: "Principalmente amo stare più vicino alla porta, lo scorso anno ho rivestito il ruolo di prima punta ed è andata bene, ma se occorre posso fare anche l’esterno perché già in passato ne ho avuto l’opportunità. L’obiettivo? Intanto fare punti a Gavorrano poi personalmente so di avere davanti un’occasione importante per il futuro, con una società prestigiosa, e non voglio assolutamente gettarla al vento".
Massimo Bagiardi
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