Manuele Pedroni: oltre 100 gol in stagione per il giovane talento dell'hockey su pista

Manuele Pedroni, 18 anni, supera i 100 gol stagionali con la BDL Minimotor Correggio e punta alla promozione in A1.

di CLAUDIO LAVAGGI
15 aprile 2025
Manuele Pedroni ha iniziato a giocare a hockey su pista all’età di 9 anni

Manuele Pedroni ha iniziato a giocare a hockey su pista all’età di 9 anni

Diciotto anni appena compiuti: è Manuele Pedroni, bomber di razza della Bdl Minimotor Correggio di hockey su pista, che la scorsa settimana ha superato quota 100 gol dall’inizio della stagione nei vari campionati che lo vedono impiegato.

Per la precisione, 17 reti nel campionato di A2, 4 nella Coppa Italia di A2, 29 nel campionato di B, 27 nella Coppa di B, 9 nell’under 23 e 23 nell’under 19: totale 109, passando i 100 solo una settimana fa. "È una bella soddisfazione - dice Manuele - questo è uno degli obiettivi che mi ero prefissato a inizio stagione, quello di segnare tante reti. Non pensavo ai 100 gol, ma sono arrivati".

E gli altri obiettivi?

"Fare grande la mia società, magari con la promozione in A1… se si può dire e riconquistare la nazionale".

Torniamo ai gol, ricorda il più bello e il più importante?

"Il penultimo a Bassano dove in 5 minuti ho segnato 5 gol".

Lei, però, gioca tantissimo, ad oggi 56 gare…

"E’ vero, sono sempre in pista, ma non mi stanco. Ho iniziato tardi, a 9 anni… e devo recuperare. Scherzi a parte, ci sono dei giorni che con le varie categorie sono in pista dalle 14 alle 23, questa è la mia passione e spero il lavoro di domani".

E a scuola?

"Terzo anno dell’alberghiero: magari finito di giocare e poi di allenare per altri 20 o 30 anni, aprirò un bar".

Come si è avvicinato all’hockey su pista?

"Ho visto un cartellone che lo reclamizzava, poi a scuola vennero a parlarne Zucchiatti e Carboni che giocavano qui. E da lì è partita la storia".

I suoi sono sportivi?

"Mio papà giocava a calcio, mia mamma è argentina e quindi il sangue hockeistico c’è. Mio fratello Federico gioca in porta sempre qui nel Correggio Hockey".

Quanti gol farà ancora quest’anno?

"Venti, trenta, vedremo, l’importante è che servano".

Rapporto con la nazionale?

"Fu bellissimo disputare qui l’europeo under 17 e in azzurro voglio tornare".

Il portiere più forte che ha incontrato e magari i suoi idoli?

"Il portiere azzurro Gnata è formidabile, a livello di gioco mi ispiro a Nicolia e Ordóñez, ovviamente argentini".

Per arrivare dove?

"Da bambino volevo diventare un grande giocatore a livello internazionale e non ho cambiato idea. Per farlo, ovviamente, ci vuole tempo, accumulare esperienza, crescere tecnicamente e agonisticamente. Ho 18 anni e ci sto provando".

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