Meoni e Lucci si scaldano. Meno di un mese alla Dakar
I due centauri di Castiglion Fiorentino agli ultimi preparativi prima del rally. Partenza in Arabia Saudita il 5 gennaio, poi le insidie del deserto e non solo . .
Nell’era dei social la Dakar 2024 parte molto prima del 5 gennaio, data canonica della tappa di esordio. Già perchè i centauri sui propri profili condividono le giornate e i preparativi che li separano dalla partenza per l’Aria Saudita, sede di questa edizione. E tra coloro che figurano nell’elenco degli iscritti ci sono anche due aretini, anzi due castiglionesi doc come Paolo Lucci e Gioele Meoni. Due centauri che correranno insieme il rally dei rally, seppur con ambizioni e stimoli diversi. Lucci arriva all’appuntamento saudita forte anche del titolo di vice campione del mondo di Rally2. Con la sua Ktm numero 17 proverà a confermare quanto di buono fatto vedere nella precedente edizione, quando si guadagnò la ribalta a suon di ottime prestazioni. Insieme a Lucci ci sarà anche Gioele Meoni che non ha certo nascosto l’emozione di prendere parte alla corsa che ha reso immortale il padre Fabrizio. "È un sogno che si avvera - scrive Gioele impegnato negli ultimi allenamenti - Un brivido alla schiena mi è appena salito". Il numero che lo accompagnerà in questa Dakar sarà il 112 e proprio su questo ci ha scherzato sopra. "Diciamo che almeno è un numero che tutti si ricordano - aggiunge Meoni - sono iscritto alla categoria Malle Moto: niente assistenza o meccanici per tutta la gara, saremo io, la mia moto e gli altri piloti in gara.
Per me la vera essenza della Dakar".
Una Dakar con una missione, quella di aiutare i bambini e le bambine di Dakar, in Senegal. "Voglio acquistare alla fine della Dakar la moto che mi fornirà la Ktm - ha spiegato Gioele - Poi la metterò all’asta e il ricavato servirà per aiutare la fondazione Fabrizio Meoni onlus per concludere i lavori per una nuova scuola alla periferia di Dakar, in Senegal. Un progetto che aveva lanciato mio padre e che voglio portare avanti". Meno di un mese alla partenza della Dakar, il rally più difficile al mondo, con due castiglionesi pronti a dire la loro, a correre la stessa corsa seppur con ambizioni e spirito diverso.
Matteo Marzotti
Continua a leggere tutte le notizie di sport su