Motori. Si accendono i riflettori sul circuito Chiusdino Mx Park. Romano è il leader. Cancelli e Caselli puntano in alto
A Chiusdino Mx Park si disputano le decisive gare per i titoli italiani di motocross d'epoca 2024. Con solo due titoli assegnati, la competizione si preannuncia intensa, con piloti come Mauro Romano e Stefano Caselli in lotta per la vittoria.
Si giocano in terra senese le partite decisive per l’assegnazione dei titoli italiani di motocross d’epoca 2024. Dopo le prime cinque prove, nelle ventuno categorie su cui si articola il tricolore, che tengono dell’età della moto ma anche di quella dei piloti, solo due titoli sono stati assegnati. I confronti si preannunciano dunque roventi, fino all’ultima bandiera a scacchi. Teatro della manifestazione il Chiusdino Mx Park, uno degli impianti più conosciuti e frequentati della Toscana che, grazie al grande impegno dei gestori, si presenta in una veste ancora aggiornata, frutto di un accurato restyling che ne ha migliorato l’assetto e la spettacolarità. A ricoprire, in ambito senese, un ruolo di primo piano non saranno però solo gli organizzatori ma anche alcuni piloti. Al momento in lotta per il titolo c’è il sessantenne poggibonsese Mauro Romano (TGM 125 2 tempi), leader nella categoria B2 e campione uscente della B1, che ha finora dominato, imponendosi nei cinque round precedenti. Se dunque l’attenzione è concentrata sullo specialista valdelsano, è possibile attendersi anche altre prove di spicco, per esempio dal sessantenne senese Roberto Cancelli che, reduce dal secondo posto nella classe B0 del durissimo Enduro Vintage Trophy di Camerino, è ai nastri con la piccola TGM 50 nella categoria F2, per moto costruite tra il ’78 e l’82. Altro specialista da tenere d’occhio, Stefano Caselli (nella foto) , di Castiglione d’Orcia, stabilmente protagonista del campionato toscano, che a Chiusdino gareggerà con una Honda 250 2 tempi, la moto con cui, nel 1998, conquistò il suo primo alloro regionale e che, l’anno scorso, lo ha proiettato al secondo posto nel campionato italiano. Il tricolore d’annata esercita una grande attrazione sugli appassionati anche per il paddock, un museo a cielo aperto in cui si trovano autentici gioielli e personaggi come il piemontese Gianfranco Colombari, con i suoi 78 anni decano del campionato.
Diego Mancuso
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