Pattinaggio. GalAppennino, Brown strega Fanano

Il GalAppennino conferma il suo successo con più di mille persone, due ore di spettacolo e l'esibizione di atleti internazionali, giovani promesse e pattinaggio sincronizzato. Un evento di qualità che offre anche una riflessione sulla violenza contro le donne.

7 gennaio 2024
GalAppennino, Brown strega Fanano

GalAppennino, Brown strega Fanano

Più di mille persone assiepate sugli spalti ’sold out’ del PalaGhiaccio di Fanano, due ore di spettacolo: sono questi i numeri che raccolgono, in poche parole, la riuscita del GalAppennino, che all’ottava edizione ha confermato una volta di più un successo in costante crescita. Fare nomi in occasioni come queste è sempre difficile perché il successo è corale, frutto di un lavoro di squadra alla cui base ci sono decine di volontari, ma è indubbio che la stella sia stato lo statunitense Jason Brown (foto), pattinatore trentunenne dal ricchissimo palmares internazionale, con il quale il pubblico ha immediatamente creato un grande feeling, pienamente contraccambiato dall’atleta: ma il GalAppennino conferma di essere qualcosa di più di un evento di qualità, con un successo corale, frutto del coinvolgimento di tutti gli atleti che frequentano la polisportiva Fanano, dei loro istruttori e delle famiglie. Le esibizioni sono state sia di gruppo che individuali come nel caso di Aya Bekkali giovane promessa di soli 14 anni, e di gruppo, come la spettacolare esibizione, la prima in assoluto a Fanano, di pattinaggio sincronizzato grazie alla partecipazione del team ’Ice on Fire’, compagine del Circolo Pattinatori Artistici Trento, ma anche la parte artistica è stata di assoluto livello con la brava e grintosa la cantautrice salentina Dolcenera che ha cantato e suonato il piano, ’duettando’ anche con alcuni dei pattinatori, tra cui anche il campione italiano Nikolaj Memola, creando un’atmosfera di grande fascino. Dopo l’apprezzatissima esibizione del gruppo della Polisportiva Fanano, in chiusura lo spettacolo ha focalizzato l’attenzione, con garbo e delicatezza, sul problema della violenza contro le donne, dimostrando, in modo semplice e diretto, come anche uno spettacolo posso offrire utili occasioni di riflessione.

m.c.

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