Progetto di veloterapia. Quando il mare fa stare bene

Otto adolescenti affetti da patologie rare in barca con skipper esperti. L’obiettivo è capire i possibili benefici della vela. Primi risultati a fine mese.

2 giugno 2024
Progetto di veloterapia. Quando il mare fa stare bene

Progetto di veloterapia. Quando il mare fa stare bene

Conclusa con successo la sperimentazione di Veloterapia dal nome ’Pronti a salpare’, progetto sperimentale realizzato dalla collaborazione tra Marinando Ravenna, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Uniamo Federazione Italiana Malattie Rare – Fimr e la pubblica assistenza Paolina di Imola. Tra qualche mese verranno presentati ufficialmente i dati rilevati da questo progetto che potrebbe aprire lo sguardo verso nuovi approcci per affrontare patologie e malattie rare. Lunedi scorso Ravenna ha ospitato 8 pazienti selezionati a livello nazionale per essere imbarcati con l’obiettivo di confermare i benefici della vela . L’iniziativa ha voluto studiare questa pratica sportiva fortemente aggregativa e immersiva può essere individuata come ergoterapia per pazienti con malattie rare muscoloscheletriche. Gli otto adolescenti - 4 ragazzi e 4 ragazze - soffrono di patologie rare dell’apparato muscoloscheletrico che hanno come conseguenze dirette: fragilità, deformità e limitazioni funzionali. I ragazzi sono stati accolti in due imbarcazioni con staff tecnico, e volontari, affrontando un programma articolato con attività in mare e di team building sotto stretto monitoraggio.

Oltre l’acquisizione molto veloce delle capacità tecniche di gestione dell’imbarcazione, il confronto e la relazione ha sviluppato una forte energia e sinergia di gruppo e capacità di relazione oltre quella di fare squadra. Sante Ghirardi presidente di Marinando, sempre al timone, ha stimolato i ragazzi a mettersi alla prova lavorando sulla loro autostima e con ironia, gioco e determinazione ha potuto portare a segno gli obiettivi individuati dal prof Sangiorgi del Rizzoli, promotore di tutto questo progetto. Sono andati in mare Gaia, Alessia e Francesco (12 anni), Paolo ( 17), Giulia e Martina (13), Massimo (14 anni) e Patrizio (18 anni). I giovani partecipanti hanno accettato la sfida pur non avendo mai avuto esperienze in mare (eccetto Patrizio che studia all’istituto tecnico nautico di Brindisi) e non sapendo nulla l’uno dell’altro e del programma che li aspettava. Questi giovani marinai sono stati ospitati dallo skipper e chef Massimo Bottura presso Palazzo Manzoni. L’appuntamento per la chiusura del progetto è fine estate, ma il primo feedback verrà presentato a fine mese a Roma al Ministero della Salute dal professor Sangiorgi del Rizzoli (foto dalla pagina Facebook di Marinando).

Continua a leggere tutte le notizie di sport su