Rugby. I nazionali della palla ovale in campo con i detenuti
L’iniziativa ieri ha visto coinvolti atleti azzurri nel carcere dell’Arginone "Lo sport fa stare insieme".
I detenuti in campo con i giocatori della nazionale di rugby. Un’iniziativa che fa parte del progetto ‘meta comune’, presentato ieri da Maria Nicoletta Toscani, direttrice della casa circondariale di Ferrara, Stefano Cavallini, referente di Rugby27 Ferrara, Stefania Roversi di Sport e Salute Ferrara ed Emilia-Romagna, Antonella Gualandri, consigliere nazionale FIR responsabile del progetto ‘carceri’, oltre a una rappresentanza della nazionale italiana di rugby. Nello specifico la giocatrice della nazionale di rugby Aura Muzzo (Villorba Treviso) e i giocatori Giacomo Nicotera e Marco Zanon, entrambi della Benetton Rugby Treviso. Un progetto che ha visto concretamente l’incontro nel carcere ferrarese nel pomeriggio di mercoledì al campo sportivo del penitenziario, tra i detenuti della squadra di rugby del penitenziario di Ferrara e i giocatori della nazionale italiana di rugby femminile e maschile. Un’iniziativa promossa da ‘Rugby27 Ferrara’, la casa circondariale ‘Costantino Satta’ di Ferrara e F.I.R. (Federazione Italiana Rugby). Nel suo intervento Maria Nicoletta Toscani, direttrice della casa circondariale di Ferrara ha ringraziato le parti coinvolte, aggiungendo come: "Si tratta di una pratica sportiva che come altre mette in rilievo il rispetto delle regole. Lo sport è sicuramente fondamentale, in quanto insegna a stare insieme".
Mario Tosatti
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