Snowboard. Coppa del Mondo. Luchini parte forte
Jacopo Luchini ha vinto la sua prima gara di snowboard nella tappa di Coppa del Mondo in Finlandia. Nonostante le difficili condizioni meteorologiche, si è piazzato al primo posto nella categoria "Upper limb snowboard cross". Luchini punta ora alle Paralimpiadi di Milano e Cortina 2026.
"Non male, gara 1". Jacopo Luchini ha così commentato il suo esordio vincente nella tappa di Coppa del Mondo di snowboard che si sta svolgendo fra le nevi finlandesi. E nella prima sfida, lo snowboarder di Montemurlo non ha davvero sbagliato nulla, salendo alla fine sul gradino più alto del podio per quanto concerne la categoria "Upper limb snowboard cross". Un ottimo piazzamento ottenuto oltretutto in condizioni meteo particolari, visto che a Pyha (la realtà della Finlandia che ospita la massima kermesse intercontinentale) il termometro ha toccato nei giorni scorsi la temperatura di -22 gradi. In questa cornice, il trentatreenne sportivo si è trovato a dover affrontare i suoi avversari di sempre, a partire dall’amico-rivale francese Maxime Montaggioni.
Dopo esser stato il più veloce di tutti già nel corso delle prove, si è confermato al vertice anche nella prima gara della rassegna, piazzandosi al primo posto davanti al sopracitato Montaggioni e all’americano Mike Minor. Prosegue insomma il momento più che positivo, per Luchini: è ancora fra i migliori agonisti del mondo per quanto riguarda la disciplina e sul finire dello scorso anno era stato insignito anche del Collare d’oro del Coni, alla luce dei numerosi successi ottenuti nel corso della sua carriera.
In precedenza, si era cimentato per diletto anche nel surf, negli Stati Uniti, con ottimi risultati. Ma dopo la trasferta finlandese, guarderà già alle prossime sfide. Già, perché guardando oltre, Luchini mira anche alle Paralimpiadi di Milano e Cortina 2026. In Cina, nel 2022, gli è mancata la medaglia olimpica. Ed è questo il traguardo che Jacopo vuole tagliare prima di ritirarsi, aggiungendo al palmarès l’unico alloro di prestigio che ancora gli manca. Per pensare poi a chiudere degnamente una carriera da primo della classe.
Giovanni Fiorentino
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