Trittico di Romagna, trionfa Colgan: "Terzo al Passatore, fantastico"

Atletica David, 42 anni, è di bronzo nella classica prova dei 100 chilometri. "Mi ero preparato bene"

di ALESSANDRO GALLO -
1 giugno 2024
Trittico di Romagna, trionfa Colgan: "Terzo al Passatore, fantastico"

Trittico di Romagna, trionfa Colgan: "Terzo al Passatore, fantastico"

Quarantatré anni ad agosto e una passione infinita per le maratone e le imprese impossibili. E’ la storia di David Colgan, un tempo ciclista, che ha scoperto nella corsa una nuova dimensione. David gira il mondo per lavoro, la sua qualifica è quella del global key account manager, ma in valigia, insieme ai cambi per la biancheria intima, infila sempre almeno un paio di scarpe da runner. Per tenersi in allenamento.

L’ultima impresa di David? E’ arrivato terzo alla Cento Chilometri del Passatore. Un piazzamento che gli ha consentito di vincere il trittico di Romagna.

Il terzo posto al Passatore, va sommato alla seconda piazza della maratona del Lamone e ottavo nella cinquanta chilometri di Romagna.

"Sono soddisfatto – racconta David –. Nelle ultime tratte ero quarto poi, negli ultimi sei chilometri, ho superato il terzo e, al collo, mi sono messo una bella medaglia di bronzo".

Terzo quasi al primo colpo. Perché in realtà David, che ha fatto anche i mondiali di triathlon, a Kona, nelle isole Hawaii, su quelle tratte c’era già stato nel 2018. "Ci avevo provato anche in quella stagione – conferma –, ma un malessere mi aveva costretto al ritiro".

Ci teneva, David. Ci teneva tantissimo dopo aver vinto la maratona di Bologna nel 2023 e dopo aver trionfato nelle ultime due edizioni della ‘6 ore della Maremma’. Poi, appunto, cento chilometri, sulle strade del Passatore. Il tempo per guardarsi attorno, godere il paesaggio e sentirsi un po’ un brigante di Romagna.

"Sì – se la ride David, che lungo il percorso del Passatore è stato assistito dal fratello più giovane Andrea James, che ha portato borracce, gel, barrette, integratori –, mi sono sentito un po’ un brigante. Quello che ti spinge ad andare avanti, però, è il passaggio in tutti i borghetti e i paesi. E poi la grande festa che ti fanno all’arrivo".

Il Passatore è stato terreno di conquista, una vita fa, di un altro grande bolognese (d’adozione) purtroppo scomparso, Vito Melito.

E David, alla fine, ha abbracciato Giorgio Calcaterra, una leggenda del Passatore avendo vinto la prova per dodici volte.

La spinta del paesaggio, certo, la voglia di abbracciare icone del passato. Ma anche il duro lavoro per presentarsi rodato. Perché 100 chilometri di corsa, anche per un uomo di ferro qual è David, non sono facili da coprire.

"Tantissimo lavoro! Per fare questa distanza con questo ritmo bisogna fare tanto volume sulle gambe a livello settimanale, quasi 200 chilometri alla settimana per molte settimane di fila. Ovviamente passando attraverso maratone come Bologna o Lamone e poi la 50 chilometri di 50 di Romagna, ma non basta. Bisogna spingersi oltre e fare anche 70 chilometri di lunghissimo".

Bisogna essere anche David Colgan, per salire sul podio e portarsi a casa il Trittico di Romagna.

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