Tutto il calcio di Ligabue junior. "Ho marcato quel genio di Ronaldo. Adoro Sersanti: mi fa stare bene»
Marco è tifosissimo della Regia: "La squadra di Viali mi piace molto perché ha grinta e attaccamento alla maglia. Avete visto il lancio che ha fatto Vergara in occasione del secondo gol al Palermo? Roba da Totti o Del Piero...".
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Marco è tifosissimo della Regia: "La squadra di Viali mi piace molto perché ha grinta e attaccamento alla maglia. Avete visto il lancio che ha fatto Vergara in occasione del secondo gol al Palermo? Roba da Totti o Del Piero...".
"Ero allo stadio, grande Regia: soprattutto il secondo tempo, non hanno mollato su un pallone". Con questo commento social Marco Ligabue, 54 anni, cantautore correggese proprio come il fratello Luciano, promuove a pieni voti la Reggiana capace di battere il Palermo per 2-1.
Fresco di uscita del nuovo singolo "Quello che c’è", Marco ci ha raccontato del suo legame con lo sport e con la Reggiana.
Marco Ligabue: si è proprio divertito domenica... "Una gran bella partita. Temevo nervosismo dopo le polemiche arbitrali con Bari e Salernitana, non è stato così: Lucchesi ha sbloccato subito i conti. Poi la squadra ha retto con uno squadrone come il Palermo e la ripresa mi è piaciuta tantissimo".
In generale la convince questa Reggiana? "La seguo in base agli impegni: a volte allo stadio, a volte recupero gli highlights. Da due mesi è in crescita; mi sta piacendo sempre più. Il tifoso vuole vedere grandi giocate, ma prima di tutto grinta e attaccamento e queste qualità non mancano".
Quali sono i calciatori granata che preferisce? "Ora è facile, ma ho sempre ammirato Sersanti. Adoro i giocatori che corrono, generosi, di cuore: mi fanno star bene. Merita menzione anche Meroni: regge la difesa senza saltare un minuto. Mancando Rozzio si è ritrovato a guidare la retroguardia: è sempre solido. Poi l’assist di Vergara, lancio di 40 metri: roba da Totti o Del Piero".
Quello reggiano non è l’unico granata che porta nel cuore. "Vero, sono diviso in due (ride, ndr). Sono infatti anche tifoso del Torino: da bambino è facile guardare la Serie A, da ragazzo andavo al ‘Mirabello’".
Il patron Romano Amadei potrebbe vendere con le giuste condizioni. Si aspetta che si facciano avanti imprenditori locali? "Non conosco le dinamiche, ma è comprensibile che il patron faccia questo pensiero. C’è una cosa che mi ha sempre sorpreso: la mancanza di interesse da parte di imprenditori locali. Nel caso la squadra non avesse seguito, lo capirei anche, ma la passione per la Reggiana è sempre incredibile e non mi spiego il perché non ci siano imprenditori attratti".
Tornando a lei: cosa rappresenta lo sport? "Fa parte della mia vita: ho girato il video di ‘Anima in fiamme", brano del 2024, con un pallone e sul prato dell’Olimpico di Torino. Lo sport fa bene al corpo: una corsetta porta felicità e benefici incredibili. Poi credo che quelli di squadra siano formativi: ho fatto giovanili e amatori, nulla di che, ma ti insegna tanto. In un mondo individualista, è un toccasana. È anche uno show: domenica al Città del Tricolore c’erano 10mila spettatori".
A suo modo è arrivato in nazionale… "Quella dei cantanti (sorride, ndr), dove gioco come terzino sinistro. Quando non suono vado volentieri: indimenticabile nel 2019, allo Juventus Stadium, la sfida con Cristiano Ronaldo. Ho provato a marcarlo: imprendibile".
Alex Del Piero le disse che siete una famiglia particolare: lei torinista, Luciano interista. "Vero! Mio fratello sente le partite e le guarda da solo, ma ci scambiamo battute quando c’è Inter-Torino, anche se vince sempre lui... Parliamo anche di Reggiana: la segue, io cinque o sei volte l’anno vengo allo stadio. L’ho invitato diverse volte e prima o poi verrà".
Magari in occasione di un incontro decisivo… "No: succederà in una partita che non conta nulla, perché se dovesse andare male non vuole passare per quello che porta sfortuna (ride, ndr)".
Il suo nuovo singolo si chiama "Quello che c’è". "Un brano che parla di un momento spirituale laico. Certezze, incertezze: tocca le corde interiori. È la chiusura di un percorso che rispecchia gli elementi: lo scorso anno uscirono tre brani che si ispiravano a fuoco, terra e aria, quest’ultimo all’acqua".
Ha girato il video della canzone in Sardegna. "Terra speciale: luoghi magici, poco popolati. Posti come quelli ti costringono a riflettere su di te".
Il 2025 è solo all’inizio. "Sarò impegnato tra tour con la band con rock classico, e tra spettacoli acustici più intimi in occasione degli eventi col mio libro ’Salutami tuo fratello’. Durante l’anno usciranno altri brani e in autunno raccoglierò tutto in un album".
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