Un giorno speciale: la Reno apre le porte anche alle ragazze

La Reno Rugby ha organizzato un Open Day nel complesso di via Raffaello Sanzio per sfatare il pregiudizio che il rugby sia uno sport prettamente maschile. L'evento ha visto la presenza di Mauro Bergamasco, 106 volte in campo per l'Italia. Un'occasione per bambine e ragazze di aumentare autostima e rispetto reciproco.

24 settembre 2023

Un Open Day nel complesso di via Raffaello Sanzio. E’ quello che ieri la Reno Rugby ha deciso di organizzare, nel complesso del centro sportivo Barca, per aprire le porte anche e soprattutto alle bambine e alle ragazze. La dimostrazione che il rugby è uno sport per tutti e, proprio per questo, la Reno ha cercato in qualche modo di sfatare questo luogo comune.

E per rendere la giornata ancora più appetibile, la Reno ha pensato bene di giocare l’asso, grazie alla presenza di Mauro Bergamasco, terza linea-ala, vincitore di due scudetti con la Benetton Treviso e due campionati francesi con lo Stade Francais. Bergamasco è stato 106 volte in campo per l’Italia dal 1998 al 2015 prendendo parte, in questo periodo, a ben cinque edizioni della Coppa del Mondo.

"Spesso il rugby viene erroneamente e culturalmente visto come uno sport violento e prettamente maschile – dice Paola Ventura, responsabile del minirugby alla Reno –. Ma questo è un altro dei tanti pregiudizi legati al genere, perché il rugby è davvero uno sport per tutti e per tutte. Per questo mi sono sempre impegnata a spiegare alle famiglie che si avvicinano al nostro ambiente che anche le bambine, al pari dei loro coetanei, possono avere un ruolo importante nella formazione del gruppo squadra".

Va oltre, Paola Ventura. "E’ un valore aggiunto per entrambi: le bambine aumentano la loro autostima, la percezione positiva della loro fisicità e i bambini imparano ad avere rispetto e contare su di loro per arrivare tutti insieme alla meta".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su