Un punto che vale oro: "Recanatese, bene così"
Il difensore Peretti sul pareggio casalingo contro la Juve Next Gen "Abbiamo lanciato un segnale chiaro, giocando a lungo in 10 contro una big".
Il pareggio contro la Juve NG ha una valenza nettamente superiore al punto, pur importante, guadagnato in classifica. Beninteso, i successi di Vis Pesaro e Sestri Levante hanno ulteriormente complicato la situazione nella lotta per la sopravvivenza, ma per ci sono i presupposti per un’inversione di rotta anche se nel calcio la differenza la fanno quasi esclusivamente le vittorie. Il "sangue agli occhi" è la condizione indispensabile per tirarsi fuori dai guai e contro i talentuosi e strutturatissimi bianconeri si è vista la garra giusta, quella che non deve mancare mai. Premesso tutto questo, c’è comunque il rimpianto, anzi la rabbia per non essersela giocata ad armi pari per l’espulsione di Prisco che, secondo i canoni della ragionevolezza, era e resta incomprensibile. "Non credo – ci ha detto il 24enne difensore Manuel Peretti – che dobbiamo parlare delle decisioni arbitrali. Sono molto contento invece della mia squadra che ha dato un grosso e bel segnale, pur essendo rimasta in dieci per oltre un tempo. Stiamo ritrovando quello spirito che, forse, nelle ultime partite ci era un po’ venuto a mancare. Normale che qualche occasione si possa subire, specie quando hai di fronte una compagine molto preparata e di qualità, però anche in questo contesto qualche occasione siamo riusciti a crearla. Dobbiamo assolutamente portare avanti l’agonismo e la mentalità che abbiamo palesato domenica". D’altronde, per risollevarsi, non ci sono altre ricette se non quella della determinazione feroce: "Noi siamo chiamati a dare sempre il massimo, ci sono poi dei momenti nei quali le circostanze non sono favorevoli come sta capitando a noi. Con la Juve NG però abbiamo dato una bella risposta a livello caratteriale e come squadra, dal primo all’ultimo ed anche, aggiungo, chi non ha giocato incitandoci dalla panchina". Il problema vero che riguarda proprio il suo reparto era e resta quello delle reti subite su palle inattive, davvero una piaga che vi sta condizionando: "È indubbiamente un aspetto sul quale dobbiamo migliorare: io in primis perché avrei potuto sicuramente marcare meglio Muharemovic che poi ha realizzato il gol del pareggio. Ci stiamo lavorando: credo che sia anzitutto una questione mentale, ma anche di poca fortuna visto che gli avversari, appena ne hanno la possibilità, ci puniscono severamente".
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