Un viareggino a San Juan. Arbitra l’intercontinentale

Hockey Franco Ferrari è il sdolo fischietto italiano: "E ho iniziato per caso..."

15 febbraio 2024
Un viareggino a San Juan. Arbitra l’intercontinentale

Un viareggino a San Juan. Arbitra l’intercontinentale

Dal 16 al 18 prossimi a San Juan, culla dell’hockey argentino, si assegna la coppa Intercontinentale e l’unico arbitro italiano chiamato a dirigerla è il viareggino Franco Ferrari, ennesimo fuoriclasse della scuola locale che, da oltre 40 anni, sforna i migliori direttori di gara del mondo.

Ferrari arbitro per caso, si può dire?

"Direi di sì. Nel 1995 mio zio Alessandro Fanesi (altro grandissimo arbitro viareggino, n.d.r.) mi convinse prima a fare il corso, poi l’esame e, infine, a iniziare a arbitrare. La mia prima direzione è stata, nelle giovanili, nel 1996; nel 1999 sono arrivato in A1 e dal 2009 sono internazionale".

Quali le soddisfazioni più grandi in carriera?

"Sicuramente quelle a livello internazionale. A parte il mondiale senior ho avuto la possibilità di dirigere ai massimi livelli nelle competizioni di club, e per nazionali. L’Intercontinentale in Argentina, con i quattro club più forti del mondo, sarà sicuramente un’altra tappa importante".

Quanti anni di direzioni ha ancora davanti?

"Prima l’età limite era di 55 anni, adesso si è passati, vista la penuria di arbitri, a 60 sia a livello nazionale e internazionale, quindi ho ancora davanti cinque anni".

Com’è arbitrare l’hockey?

"Molto difficile, soprattutto per me che ho iniziato senza esperienze simili in altri sport. Cominciare non è stato facile, ma ho potuto contare sui consigli dei tanti grandi arbitri locali. L’hockey è uno sport veloce che è cambiato molto e in cui ora si privilegia il gesto tecnico. Devo dire che il doppio arbitro, a cui non ero favorevole, adesso anche grazie agli auricolari lo giudico positivamente".

Che guadagni si fanno a dirigere l’hockey?

"Niente di minimamente paragonabile al calcio. Abbiamo un rimborso spese e un gettone di presenza, ma quello che facciamo è soprattutto per passione e per le soddisfazioni che si possono ottenere a certi livelli".

La sezione arbitrale di Viareggio resterà al vertice?

"Dopo i grandi del passato come Frusteri, Del Carlo, Fanesi e quelli in attività come me, Carmazzi e Molli, ci sono vari giovani nella nostra sezione da cui usciranno gli internazionali di domani".

G.A.

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