A Cantù sembra una missione impossibile. Forlì contro almeno 3 Usa e 5 ex azzurri
PalaDesio, ore 18: tra i rivali spicca Grant Basile, ma anche Moraschini, Baldi Rossi e molti altri (Burns infortunato). C’è anche Valentini

. Raphael Gaspardo attacca Riccardo Moraschini (foto Salieri) uno dei tanti brianzoli visti in Nazionale. , all’andata fu decisivo con le sue triple
Difficile sfida per l’Unieuro Forlì che, stasera alle 18, al PalaDesio sfiderà quella Cantù che sulla carta sarebbe forse la principale candidata al salto di categoria. Eppure, nonostante un roster a dir poco scintillante, in Brianza le cose non sembrano andare al meglio: i canturini arrivano al match reduci da tre ko di fila, con molti problemi fisici e di gerarchie e un coach come Nicola Brienza – che l’A2 l’ha già vinta nel 2023, a Pistoia – sull’orlo dell’esonero, anche dopo la pesante sconfitta infrasettimanale contro la Fortitudo Bologna (74-57). Certo, il potenziale dell’Acqua San Bernardo è molto alto, ma è nelle incertezze e nelle fragilità mostrate nelle ultime settimane che Forlì può far breccia dopo aver battuto Torino mercoledì.
Scorrere il roster fa impressione: Tyrus McGee ha grande talento, anche se finora ha faticato a trovare continuità a causa di diversi problemi fisici che lo hanno messo in discussione (tanto da essere stato accostato a Cantù, in sua sostituzione, Demonte Harper) ma l’ex Pistoia è tornato in campo mercoledì contro la Fortitudo (8 punti in 9’, ma anche 5 falli); Grant Basile è un lungo che ha fatto benissimo nella prima parte di stagione (ancora 17 punti + 6 rimbalzi di media nonostante la recente flessione), tanto da meritare la convocazione della Nazionale italiana che gli ha permesso di ottenere la cittadinanza italiana, che ha consentito a Cantù di tesserare un terzo straniero, un lungo roccioso ed esperto come Dustin Hogue (9+8 rimbalzi di media) che lo scorso anno era un fattore con la maglia di Rieti.
Oltre ai tre stranieri – quattro se si considera Christian Burns, infortunato –, Cantù può contare su un play di categoria superiore come Andrea De Nicolao (7+7 assist a gara, secondo miglior assistman del torneo) e su un cambio come Fabio Valentini, che a Forlì già ha mostrato di saper essere incisivo con le sue folate e il tiro da tre. Poi Riccardo Moraschini (10 punti di media) è per esperienza e fisicità un autentico americano aggiunto, mentre un lungo come Filippo Baldi Rossi (9 punti di media con il 47% da 3, secondo miglior tiratore del campionato) in questa categoria fa la differenza.
Dalla panchina Brienza può scegliere Matteo Piccoli (era nella Cremona che battè l’Unieuro nella finale 2023; in quella stagione fu anche mvp della Coppa Italia), Leonardo Okeke (arrivato in corsa dopo un inizio di stagione a Varese), Luca Possamai (uno degli obiettivi biancorossi un anno fa, prima di prendere Daniele Magro) e il tiratore estone Joonas Rismaa. Insomma, sono 6 i giocatori della Nazionale (Basile) o ex (De Nicolao, Moraschini, Baldi Rossi, Burns e, con una presenza, Okeke). Qualità in abbondanza, forse anche troppa, in un sistema che nell’ultimo mese ha mostrato tutte le sue falle.
"All’andata abbiamo disputato una partita solida prima di arrenderci solo nel finale – ricorda coach Antimo Martino –. Rispetto a quella gara, Cantù avrà a disposizione anche McGee, Okeke e Dustin Hogue ed è evidente che, considerando anche la trasferta, avremo bisogno di una prestazione speciale per mettere in difficoltà una delle squadre candidate alla promozione diretta". Per l’Unieuro, certo, si tratta di una trasferta complicata, ai limiti del proibitivo, ma con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere, Perkovic e compagni possono provare il colpaccio.
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