Abc Castelfiorentino, super rimonta: "La salvezza come un capolavoro"

Per coach Manetti un’impresa da subentrato: "Ho chiesto alla squadra di resettare. E così abbiamo svoltato"

18 maggio 2024
Abc Castelfiorentino, super rimonta: "La salvezza come un capolavoro"

Abc Castelfiorentino, super rimonta: "La salvezza come un capolavoro"

Una grande seconda fase ha permesso all’Abc Castelfiorentino di mantenere la Serie B Interregionale di basket. "Un vero e proprio capolavoro" lo ha addirittura definito coach Samuele Manetti, chiamato a guidare i gialloblù valdelsani dopo le dimissioni di Walter Angiolini al termine della regular season, chiusa al penultimo posto con 10 punti e sole 2 lunghezze di vantaggio sull’ultima posizione. "Sette vittorie in otto partite, da fanalino di coda con lo spettro della retrocessione che bussava alla porta, alla salvezza diretta scampando addirittura lo spareggio play-out. E, come nella miglior tradizione dei lieto fine più romantici, il sigillo è arrivato all’ultima giornata, a 400 km di distanza da Castelfiorentino".

Una seconda fase che non cominciava con i migliori auspici. "La prima cosa che ho chiesto alla squadra è stata quella di resettare. Era l’unico modo con cui potevamo provare a svoltare la stagione e cercare di far diventare questa seconda fase un campionato a parte, mettendo un punto su tutte le difficoltà che c’erano state e cercando di ripartire – insiste Manetti –. Che la salvezza diretta potesse essere raggiungibile l’ho capito dopo la prima vittoria a Collegno. La squadra si era allenata bene e ha approcciato con un piglio diverso. Pur iniziando la gara di rincorsa i ragazzi hanno reagito andando a prendersi i primi due punti. Lì ho capito che la testa era cambiata e che potevamo far bene anche nelle restanti 7 partite, come poi abbiamo fatto". Quindi alla fine il cambio di allenatore ha probabilmente dato davvero la scossa necessaria. "Credo di sì, anche se a livello tecnico e tattico abbiamo cambiato pochissimo. Ciò che più ha contato è stato l’aspetto mentale, perché a livello tecnico questa squadra ha sempre avuto qualità, ma serviva innanzitutto ritrovare una situazione di fiducia e serenità – prosegue l’allenatore di Castelfiorentino –. Qual è stato il nostro punto di forza? Riuscire a lavorare seriamente, con professionalità, ma ricordandosi che questo è un gioco e dobbiamo anche divertirci. E questa è una squadra che possiede questa grande capacità. Un gruppo che sa stare bene insieme, sia in campo che fuori, composto da giocatori che hanno saputo e voluto sacrificare qualcosa delle proprie qualità personali per trovare il giusto equilibrio di squadra al fine di rincorrere un obiettivo comune".

"Essendo amico di Angiolini mi è dispiaciuto che le cose non funzionassero – conclude Manetti – mentre ringrazio Claudio Calvani e Fulvio Cantini, che mi hanno accompagnato in questo viaggio. Aver raggiunto la salvezza in questa categoria con la società del mio paese, in cui sono cresciuto, per me è un sogno che si realizza. Per il futuro la decisione spetta alla società". Si.Ci.

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