Adamant, una marcia travolgente. Messaggio forte al campionato

Dopo il +28 a Gorizia, il +31 contro Valsugana, davanti a 1200 tifosi e a un palasport di categoria superiore

di Redazione Sport
7 ottobre 2024
Ramiro Santiago vola in sottomano: l’argentino è stato a tratti inarrestabile (Foto Bp)

Ramiro Santiago vola in sottomano: l’argentino è stato a tratti inarrestabile (Foto Bp)

adamant ferrara

76

valsugana

45

ADAMANT : Ballabio 2, Marchini 15, Santiago 18, Solaroli 9, Sackey 9, Tiagande 5, Turini 7, Drigo 9, Dioli, Braga, Cazzanti, Yarbanga 2. All. Benedetto

VALSUGANA: Bandiera, Zilius 7, Scanzi 11, Czumbel 3, Coltro 2, Pisoni 11, Pellizzari 9, Iobstraibizer 2, Bandiera, Xausa. All. Giubertoni

Arbitri: Bastianel e Bragagnolo

Parziali: 20-16, 42-26, 63-35

Note: spettatori circa 1200.

Un messaggio forte e chiaro al campionato: il +28 a Gorizia non era un caso, perchè ieri Valsugana ha subito lo stesso trattamento, un +31 con un punteggio curiosamente quasi identico (74-46 con gli isontini, 76-45 contro i trentini) che dice una cosa sola: quest’anno l’Adamant può davvero essere una corazzata di questo campionato. Lo ha detto in parte il precampionato, e lo dicono queste due gare, se si ricorda che lo scorso anno una Ferrara Basket ben diversa faticò fin dal debutto casalingo, rischiando di perdere in casa contro la modesta Piadena. Quindi, niente eccessivi trionfalismi, ma un sano realismo che non può non osservare quando esibito in due gare dai ragazzi di Benedetto.

Il pubblico, di categoria superiore (forse pure due categorie...), era numeroso e ben oltre le mille presenze e l’atmosfera a fine gara era quella di chi ha assistito a qualcosa di speciale. Torneranno, di sicuro, domenica prossima, e ne verranno altri, se Marchini e compagni continueranno così. Tutto questo per raccontare una partita durata un quarto o poco più: pronti via e si capisce subito che la difesa e la presenza in area dei ferraresi è di un altro livello, col colosso Sackey che prende tutti i palloni vaganti e l’ala Solaroli formidabile nel lavoro oscuro. Poi ci sarebbero anche quelli che fanno canestro sul serio, come il capitano Drigo e l’argentino Santiago, che parte con 7 punti e dopo 5 minuti porta l’Adamant sul 15-2. Gli ospiti ci provano e tornano sotto, aiutati dal veterano Scanzi, ma Benedetto ha armi dalla panchina, pescando Marchini, Turini e i due lunghi Tiagande e Yarbanga. Così, dopo un finale di primo quarto che aveva riportato gli ospiti a contatto, all’intervallo Ferrara va con un rassicurante 42-26.

La convinzione è che la partita possa essere ulteriormente spaccata in due da un momento all’altro, ed è ciò che accade dopo l’intervallo lungo. Marchini è ’on fire’, si accende a sprazzi anche Turini e col dominio in area del solito Sackey, al 28’ il tabellone dice 60-33.

La partita sostanzialmente finisce qui, l’ultimo quarto regala applausi e pura accademia, mentre Benedetto si prende il lusso di far riposare a lungo Santiago. Mercoledì, a Padova, la sua classe servirà tanto.

Mauro Paterlini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su