Agrigento prima lancetta d’orologio. Ecco chi può insidiare la Rinascita

Piccoli e precisi, occhio agli esterni: la Moncada punta forte su Ambrosin e sul play americano Cohill

10 febbraio 2024
Agrigento prima lancetta d’orologio. Ecco chi può insidiare la Rinascita

Agrigento prima lancetta d’orologio. Ecco chi può insidiare la Rinascita

C’è Agrigento come prima lancetta dell’orologio per una Rinascita carica a mille. La Moncada Energy farà capolino domani al Flaminio con l’idea di provarci, di cominciare a rimediare qualche punto per tentare di risalire i gradini di una classifica complicata. 6 vinte e 16 perse per 12 punti nel girone verde, con un decimo posto ancora non definitivo e i playoff, dunque la salvezza diretta, distanti appena quattro lunghezze (a 16 ci sono Luiss Roma e Vigevano).

Una sola vittoria nelle ultime cinque gare per i siciliani, che a livello di attacco hanno fatto registrare i dati peggiori del raggruppamento (75.5 punti segnati). La Moncada è ultima anche come valutazione media (78.8) e percentuale nel tiro da tre (32%). Naturale, poi, che dal punto di vista difensivo le cifre non siano così tragiche: Agrigento è infatti la quarta per minor numero di punti concessi (comunque 81.1). I numeri sono la cartina di tornasole di un’evidenza lampante, una differenza enorme tra i due gironi quanto a difesa. Nel rosso nessuno supera gli 80 segnati di media, nel verde lo fanno in sette con Trapani che scollina in scioltezza i 90.

Agrigento ha alcune bocche da fuoco da non sottovalutare, prima fra tutte quella della guardia-ala Lorenzo Ambrosin, che nell’ultima gara giocata tra le due squadre ne mise 20 (7 maggio 2023) e che in stagione ne imbuca 15.2 di media con 3.8 rimbalzi e 2.5 assist. Subito dietro il play americano Dwayne Cohill (13.7 con un rivedibile 28% da tre), un classe 2000 rapido e veloce alla prima esperienza in uscita dal college. A quota 12.8 c’è la guardia Alessandro Sperduto, romano cresciuto nel vivaio Eurobasket con mano più che discreta da oltre l’arco (38%). Il centro è anche il quarto in doppia cifra del team, il 2.06 americano Jakob Polakovich, ennesimo millennial di una squadra dalla carta d’identità verdissima. Segna 10.3 punti ma si segnala soprattutto per la presenza a rimbalzo, con i 10.5 artigliati che ne fanno il miglior specialista dell’intero girone verde.

Gioca 26 minuti di media e segna 8.6 punti Batman, Davide Meluzzi, che tornerà al Flaminio dopo l’addio della scorsa estate per incidere in una partita importante. Viaggiano a 7.7 e 6.6 Nicolas Morici e Albano Chiarastella. Il primo è una guardia-ala italo-argentina che è tornato quest’anno ad Agrigento dopo la parentesi a Roseto ed è il miglior tiratore da tre della squadra (43%). Il secondo è un’esperta ala classe ’85 che porta in dote un buon contributo anche a rimbalzo (6.5) e a livello di assist (4.7). È infine da due partite con Agrigento anche Agustin Fabi, esperta ala di due metri con recente passato a Tortona, Ferrara, San Severo e Casale Monferrato. Finora ha tirato solo da tre, occhio. La guida tecnica di un gruppo che deve risalire è stata affidata da inizio gennaio a Marco Calvani, subentrato a Damiano Pilot. Per Rbr vietato sottovalutare la Moncada.

Loriano Zannoni

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