Agrigento, quanti alti e bassi. Ma può diventare pericolosa

I rivali sono i peggiori in attacco e al tiro da tre. Per questo hanno inserito Fabi. E occhio a Ambrosin

di VALERIO RUSTIGNOLI -
18 febbraio 2024
Agrigento, quanti alti e bassi. Ma può diventare pericolosa

Agrigento, quanti alti e bassi. Ma può diventare pericolosa

Aver iniziato con il piede giusto la fase ad orologio è importante per l’Unieuro, ma ancora più importante è continuare a vincere per consolidare il primo posto nella griglia playoff. Questa sera alle 18, i biancorossi saranno di scena sul campo di Agrigento, terzultima in classifica nel girone Verde, per una sfida sulla carta abbordabile, ma da non sottovalutare.

Sulla panchina siciliana siede un coach di grande esperienza come Marco Calvani, che dopo la sfortunata parentesi di Orzinuovi dello scorso anno, è subentrato ad inizio 2024 all’ex Eurobasket Roma Damiano Pilot: nonostante l’avvicendamento, Agrigento vanta ancora il peggior attacco del girone Verde (meno di 76 punti realizzati a gara), tirando anche con le peggiori percentuali dall’arco, appena il 32%. La Moncada è una formazione abbastanza imprevedibile, che durante la stagione ha alternato momenti di buio a sprazzi decisamente più interessanti: in estate, la società ha scelto di puntare su due americani alla prima stagione tra i senior e se il pivot Jacob Polakovich ha mostrato grande solidità su entrambi i lati del campo, viaggiando in doppia doppia (10+11) di media, risultando anche il miglior rimbalzista dell’intera A2, il play Dwayne Cohill ha viaggiato più sulle montagne russe, fatturando buoni bottini (quasi 14 punti a gara), ma anche faticando spesso dall’arco e in fase di costruzione.

Le certezze del roster girgentano sono Lorenzo Ambrosin ed Alessandro Sperduto, due esterni che viaggiano ben oltre la doppia cifra di media (rispettivamente 15 e 13 punti a partita) e capitan Albano Chiarastella, ultimo baluardo vicino a canestro e fondamentale con la sua bidimensionalità. Alessandro Sperduto è figlio di Andrea, visto a Forlì nella stagione di B1 2001/02, con la maglia della Libertas Alfamacchine (società che poi insieme alla Fulgor diede vita alla FulgorLibertas). L’unico vero ex è nelle file dell’Unieuro: il pivot Giacomo Zilli, in Sicilia nella stagione 2018/19.

Completano le rotazioni il riminese Davide Meluzzi (quasi 9 punti a gara), l’ala ex Roseto e Palestrina Nicolas Morici ed Agustin Fabi, arrivato nell’isola al termine della prima fase dopo un difficile inizio di stagione a Casale Monferrato. Poi Mait Peterson ed Emanuele Caiazza, due preziosi giocatori di complemento per una rotazione comunque ampia e piena di alternative.

Agrigento torna a giocare in casa dopo due sconfitte in trasferta consecutive, sui campi di Latina (80-71) e di Rimini (73-61), ma nell’ultima uscita casalinga è arrivato un successo per 89-82 contro la Juvi Cremona. Conquistare il successo allungherebbe la striscia di vittorie consecutive che per Forlì dura da oltre un mese.

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