Attenti, Trieste arriva lanciata. Non solo Reyes: quanti pericoli

Svolta nell’orologio dopo il recupero del portoricano. Ma nel 3-0 con Torino il top scorer è stato Brooks

di VALERIO RUSTIGNOLI -
19 maggio 2024
Attenti, Trieste arriva lanciata. Non solo Reyes: quanti pericoli

Attenti, Trieste arriva lanciata. Non solo Reyes: quanti pericoli

Superato lo scoglio Vigevano, ora per l’Unieuro i playoff entrano nel vivo: c’è Trieste per una semifinale di altissimo livello, che preannuncia spettacolo su tutti i fronti. Se sugli spalti regnerà l’entusiasmo per due formazioni in grande forma, con l’unione tra due tifoserie storicamente gemellate, sul parquet si affronteranno due formazioni molto differenti.

Dopo la retrocessione dalla serie A dello scorso anno, la formazione giuliana ha puntato forte su un coach americano (Jamion Christian) alla sua prima stagione oltreoceano e su un roster caratterizzato da grande talento e profondità. Non a caso, infatti, Trieste ha chiuso una fase ad orologio piuttosto singhiozzante, con sei sconfitte in dieci gare. Eppure ha realizzato quasi 85 punti a partita, chiudendo prima per assist (quasi 20 di media) e percentuali da 2 (55%). Insomma, il potenziale offensivo dei triestini è importante. Una chiave della serie potrebbe essere l’atipicità del roster alabardato, che può contare su due lunghi di valore assoluto come Francesco Candussi (oltre 11 punti a gara) e Giovanni Vildera (8+9 rimbalzi a partita) e su ali come l’esperto Giancarlo Ferrero, il giovane Lodovico Deangeli e il portoricano Justin Reyes: tutti pericolosi in varie zone del campo, anche lontani da canestro.

Certo, Reyes è potenzialmente uno dei migliori giocatori del torneo, uno che ha chiuso la prima fase della stagione a quasi 19 punti e oltre 10 rimbalzi di media, risultando rispettivamente il secondo miglior marcatore e il miglior rimbalzista del girone Rosso. Il suo infortunio, che lo ha tenuto fuori per gran parte della fase ad orologio, ha fortemente condizionato l’andamento dei giuliani.

Sugli esterni, la caratteristica principale è la presenza di tanti giocatori in grado di trattare la palla: dall’americano Eli Brooks (miglior marcatore dei suoi nella serie contro Torino con 17 punti a partita) a Michele Ruzzier (12 punti e 6 assist a gara nei playoff). Dall’esperto Ariel Filloy all’enfant du pays Stefano Bossi, tanti sono i giocatori in grado di prendere vantaggi in campo aperto e sulle situazioni di pick and roll.

Coach Jamion Christian ha avvisato i suoi: sfidare una Forlì "intensa" significare far fronte a "tattiche intricate" e "giocate fisiche". Parole d’ammirazione per "una squadra eccezionale, anche se hanno perso Kadeem Allen, guidata da uno dei migliori allenatori di A2. Hanno dominato tutta la stagione, guadagnandosi ogni vittoria con un lavoro incredibile e sono bravi a cambiare strategia in corso". Guardando alle 4 vittorie consecutive dei suoi, assicura: "Capiscono l’importanza di questa fase della stagione e si preparano con riposo extra e allenamenti intensi. L’obiettivo è continuare a migliorare". Trieste viene infatti da un 3-0 su Torino con due blitz in trasferta, tutte partite equilibratissime. Quello che ancora in questa stagione non si è visto: il +17 di Trieste in casa fu frutto di un parzialone negli ultimissimi minuti. Senza storia invece il +28 Unieuro il 4 febbraio.

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