Basket B Interregionale, verso finale playoff. L’ultima sfida di Lorenzo Pizza una "parrocchia» contro la capitale

Loreto si gioca la promozione contro la favorita Virtus Roma. Il presidente "scalpita":. "Per noi motivazioni super".

30 maggio 2024

E’ arrivata la finale promozione. Domenica 2 giugno alle 20,30 l’Italservice Loreto giocherà garauno dei playoff per salire in B Nazionale al PalaTiziano di Roma contro la Virtus.

Presidente Lorenzo Pizza, in finale che squadra incontrate?

"Una squadra fortissima, non ha bisogno di presentazioni, ha una storia, una tradizione che parlano da sole, è un club glorioso che ha giocato in serie A, che vinto scudetti, che ha vinto coppe. E’ la prima società di Roma e tra le più importanti in Italia".

Loreto è pronto?

"Sì, noi siamo una società umile, modesta, qualcuno scherzando dice che siamo la squadra della parrocchia, però a noi piace questa definizione. Da questa nostra semplicità attingiamo la nostra forza. Questo mi piace, mi dà soddisfazione e mi infonde carica. Partire dal basso e provare a costruire qualcosa. Una società seria composta da persone preparate".

Un quartiere contro una metropoli. Cosa ne pensa?

"Noi siamo un quartiere di pochi migliaia di abitanti e andiamo a giocare contro una squadra di una città con milioni di abitanti. Questa è la nostra forza, quello che ci contraddistingue, come nel calcio a 5 abbiamo giocato come Pesaro, una città di centomila abitanti, contro Milano, contro Barcellona, contro Real Madrid. Quindi noi che rappresentiamo un quartiere andiamo a giocare contro una corazzata, la capitale d’Italia".

La Virtus è stata costruita per il salto di categoria. Voi?

"Loro sì assolutamente, ma anche noi. I programmi inziali erano di allestire un roster per la promozione. Ma poi è il campo l’indiscusso arbitro che decide le sorti di una stagione. Uno può spendere, ma non è detto che poi vinca, ci vogliono anche altre caratteristiche, altre qualità, altre prerogative e altre strutture per provare a salire".

Al PalaTiziano vi aspettano 3000 persone. Quante secondo lei verranno al PalaMegabox per garadue il 5 giugno alle 21?

"Sì a Roma ci aspettano 3000 persone, quel carattere in più che dà forza a questa squadra, giocare davanti a 3000 persone ti dà quel quid in più che può accendere una partita da un momento all’altro. Giocheremo in un palazzetto con un clima infuocato, un clima infernale, ma ci sta. Io mi aspetto un PalaMegabox pieno per il ritorno, 2000 persone, un tutto esaurito, sarebbe una dimostrazione che abbiamo lavorato bene, che stiamo facendo bene e che stiamo lanciando un segnale importante a Pesaro e ci posizioniamo come seconda squadra della città".

Per provare a vincere la serie serve più tecnica o più cuore?

"Serve tutto, tecnica, grinta, forza, calma, tranquillità, coraggio e tanto cuore. Roma come roster è anche superiore a noi. I nostri giocatori hanno dato sempre tutto per arrivare a questa finale e daranno tutto a maggiore ragione anche contro la Virtus". Come definisce il cammino della sua squadra?

"Sono molto orgoglioso, perché è stato un percorso in crescendo. Non siamo partiti bene, ma ci sta, perché è una squadra che è stata costruita al 99% con giocatori che non hanno mai giocato insieme. Poi siamo cresciuti, i giocatori si sono sciolti, hanno iniziato a giocare in maniera più tranquilla anche dal punto di vista psicologic".

Beatrice Terenzi

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