BASKET, IL punto sul campionato di divisione regionale 1. Follo punta forte sulla crescita dei giovani. "Teniamo testa anche alle più forti»
FOLLO Miglior alter ego Attilio Amadori, da sempre padre a tutti gli effetti del Basket Follo, non poteva trovarlo per sostituirsi...
Miglior alter ego Attilio Amadori, da sempre padre a tutti gli effetti del Basket Follo, non poteva trovarlo per sostituirsi quando alcuni anni or sono decise di trasferirsi a Cantù. Giovanni Rescigno, napoletano classe 1974 da tanto tempo trapiantato dalle nostre parti, è entrato nel Follo nel 2011 e dal 2016 è il general manager.
Primo bilancio della stagione?
"Direi che siamo in linea con quelle che erano le aspettative. In Divisione Regionale 1 riusciamo a giocare a viso aperto con squadre del calibro della Next Step Rapallo e della stessa capolista Tigullio, poi non di rado perdiamo, ma non tralasciamo il fatto che siamo una squadra molto giovane".
E’ un difetto?
"Niente affatto, anzi. La nostra politica di lanciare i giovani, non certo una novità, ci permette di condividere con la Tarros Spezia ragazzi come Burla, Vespa, Moscatelli, Preci, Kozma".
Dando uno sguardo al passato?
"Il Follo ha fatto tante cose in questi anni (specie sotto la regia della famiglia Amadori) tra cui vincere più volte la C2, sfiorare la B, prendersi varie soddisfazioni a livello di vivaio (specialmente in Under 20 e 19) lanciando nel basket che conta tanti atleti".
Un rammarico?
"Forse, non essere riusciti a dotare Follo di un palazzetto, per quanto al Palasprint ci troviamo bene".
Qualcun altro da nominare oltre agli Amadori?
"Tanti, a cominciare dal deus ex machina della Diego Bologna, Massimiliano De Santis. Con lui una collaborazione che definire preziosa è riduttivo".
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