Basket, la Svethia sale nella B interregionale: "Conquistate la promozione e la città"

Tarducci, gm della società recanatese, sul match decisivo contro Osimo giocato al Pala Cingolani Pierini di fronte a duemila persone

5 giugno 2024
Basket, la Svethia sale nella B interregionale: "Conquistate la promozione e la città"

Basket, la Svethia sale nella B interregionale: "Conquistate la promozione e la città"

Non è stata solo una festa ma un "bagno di folla" che forse in C resterà come primato di presenze destinato a rimanere imbattuto per anni. Oggettivamente è difficile avere riscontri, ma duemila persone al "Pala Cingolani-Pierini" a celebrare l’approdo in B Interregionale della Svethia nell’attesissima gara 5 con Osimo è un’affluenza senza precedenti e che era difficile da prevedere. "In realtà – ci dice Marco Tarducci general manager della prima squadra gialloblù – i segnali c’erano tutti. Giovedì scorso in prevendita in appena un’ora e mezza avevamo già polverizzato 600 biglietti poi domenica è stata l’apoteosi e non nascondo che vedere un palas così pieno ed entusiasta è stata una sensazione splendida, quasi da far tremare le gambe".

Si sono fatti anche paragoni, forse azzardati, con la storia, terminata sei anni fa, dell’US Basket Recanati ma cosa, ha determinato questa esplosione di attenzione nei vostri confronti? Forse la territorialità della compagine che avete fortemente voluto?

"È senz’altro un aspetto sul quale, l’anno scorso, abbiamo deciso di concentrarci ed abbiamo avuto la fortuna e magari anche la tenacia di costruire una squadra con sette recanatesi in campo. Sono tornati a giocare nella loro città Gurini (reduce dal doppio salto con l’Attila Portorecanati ndr) e Clementoni e, nonostante le tante richieste anche Gianni Sabbatini ha sposato il nostro progetto. Il mix tra la recanatesità e coloro che non sono leopardiani doc come Andreani, Pozzetti e Reimundo è stato vincente".

Non da ultimo coach Luca Di Chiara, montegranarese ed una carriera iniziata prestissimo al fianco anche di tecnici di grosso spessore.

"Lui ha dato un contributo determinante nella costruzione del roster. Noi gli abbiamo chiesto di mettere in campo una pallacanestro piacevole, aggressiva, con i ritmi giusti e c’è stata subito piena sintonia su questo. Preziosa la collaborazione di Luca Tarducci e Michele Domesi. Il primo passo per la prossima stagione sarà proprio quello di confermare lo staff".

Una promozione quanto preventivata e quanto inattesa?

"L’obiettivo era di far meglio degli anni precedenti ben consapevoli che il campionato sarebbe stato notevolmente più competitivo. Quindi avevamo dichiarato di voler disputare i playoff tra le prime quattro. Diciamo che la meta è maturata strada facendo. Inoltre si sperava di ricreare interesse e calore nei nostri confronti, mi sembra che ci siamo riusciti anche per una scelta di accessibilità al palas che abbiamo perseguito e che ha dato i suoi frutti".

Prematuro delineare i programmi futuri se non per il fatto che lo zoccolo duro della squadra può senz’altro essere una buona spina dorsale anche per la B?

"Assolutamente sì: noi non abbiamo contratti pluriennali e dobbiamo metterci a tavolino con i giocatori, ma le loro capacità tecniche ed umane non si discutono. Cercheremo di onorare al meglio la vicinanza che ci è stata dimostrata".

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