Bianconeriba, la forza del gruppo . Minozzi: "Qui conta il lato umano"

Divisione Regionale Baricella ha fatto un avvio sorprendente, il tecnico: "L’obiettivo resta la salvezza"

di GIACOMO GELATI
13 gennaio 2024

Bianconeriba, la forza del gruppo . Minozzi: "Qui conta il lato umano"

La prima volta è difficile da dimenticare, specie se il ruolo di ‘underdog’ si fa baluardo di una squadra neopromossa in un campionato che si è rifatto il vestito dopo la riforma dei campionati. Alla sua prima apparizione nel torneo, Bianconeriba Baricella, settima forza del girone B della nuova Divisione Regionale 1 (ex serie D), si sta infatti ritagliando il suo ruolo di prestigio fra le ‘minors’ bolognesi e con una filosofia di gruppo straordinaria. Come racconta il suo capoallenatore Marco Minozzi. Che effetto ha fatto questo ballo dei debuttanti?

"Siamo partiti con tanti punti interrogativi, onestamente abbiamo ottenuto la promozione in un campionato che non è più la serie D degli ultimi anni e si è sostanzialmente fusa con la C2: c’è stato un aumento di qualità delle squadre. Secondo me è un campionato tosto e noi abbiamo cambiato pochissimo dall’anno scorso (Fiore, Tugnoli, Martinelli e Misciali gli unici ingressi ndr) e mantenere una squadra è sempre un rischio". Un premio alla vittoria dello scorso anno?

"Senz’altro. Conservare l’80 percento dell’ossatura ti dà continuità, questo a prescindere dai costi. A Baricella cerchiamo prevalentemente il lato umano, mi piace sottolinearlo, poi è logico che ci sono giocatori come la bandiera ‘Robby’ Ricci che quando abbiamo vinto la Promozione mi ha detto che avrebbe fatto un passo indietro e mi piange un po’ il cuore. Ma ad ogni modo volevamo tenere il gruppo unito: è quello che ha fatto arrivare Baricella qui. Federico Legnani che ha fatto la A2 e la serie D non rimane qui per caso".

Il vostro inizio è stato sorprendente.

"Pronti e via: 5-0 e ci siamo sorpresi anche noi. Siamo partiti bene forse anche per la preparazione, ma questa serie di risultati ci ha dato fiducia e ci ha permesso di prendere le misure. Ma avevamo comunque una squadra solida di base: Frazzoni, Legnani, Pedrielli, mio fratello Giorgio e Sitta non sono da Promozione, sono da D senza alcun dubbio. Questo ci dice che eravamo più pronti".

Che obiettivo vi siete dati? "Quello della salvezza più comoda possibile: è il mio mantra da sempre, poi sI vedrà. Diciamo che non ci aspettavamo di essere messi così bene come punti e siamo contenti di essere qua". A novembre siete stati protagonisti di una storia incredibile, perdendo 0-20 contro Forlimpopoli per un canestro più basso di un centimetro e nonostante la volontà degli avversari di giocare.

"Abbiamo speso tanto tempo e parole. È stata una scelta dell’arbitro e successivamente la Federazione ha preso le misure. Ora se una squadra va in trasferta e ti chiede di misurare i canestri si prende la responsabilità di fermare il riscaldamento: se l’altezza del canestro è regolare il richiedente va in sanzione. Diciamo che siamo in una fase in cui il buonsenso sembra avere preso il sopravvento".

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