Carpegna Prosciutto, ko contro Milano: il match finisce 65-85
Il coach pesarese, pur avendo in panchina Bamforth, non lo utilizza per averlo al massimo nella partita di domenica contro Brindisi, un vero scontro per la retrocessione
Pesaro 21 gennaio 2024 - Una partita piena di storia quella contro Milano, ma che in questo momento del campionato della Carpegna Prosciutto pesava zero. Troppo inferiore, soprattutto a rimbalzo la squadra di Sacchetti, per pensare e provare a mettere in difficoltà la formazione di Messina. E il match finisce come da pronostico: 85 a 65 per i milanesi. ‘La storia siamo noi‘ in questo match valeva poco tanto che il coach pesarese, pur avendo in panchina Bamforth, non lo utilizza per averlo al massimo nella partita di domenica contro Brindisi, un vero scontro per la retrocessione. Pesaro infila la settima confitta sulle ultime otto gare disputate. Un rotolare continuo in fondo alla classifica, ma nonostante i risultati alla Vitrifrigo Arena erano corsi in quasi 6500 spettatori per assistere a questo confronto nella speranza di vedere un altro miracolo come quello compiuto dalla Carpegna Prosciutto, nell’andata, proprio sul campo dell’Armani. Nelle prove tecniche di trasmissione in attesa del confronto con Brindisi, Sacchetti rivoluziona un po’ la situazione perché Maretto, un giocatore fantasma fino a due settimane fa, sta in campo ben venti minuti, e l’italo argentino esce dal campo con 9 punti segnati con 2 su 3 da sotto e 1 su 2 da fuori. Tanto per fare un paragone Ford chiude con 1 su 4 da sotto e 1 su 5 da fuori. Partita che s’arena all’inizio del terzo quarto dopo che i biancorossi di casa sono restati agganciati a Milano in virtù soprattutto di un fattore: gli uomini di Messina inefficaci nel tiro dalla distanza con uno scarsissimo 2 su 9.
Ma al ritorno in campo dalla pausa le cose cambiano: da una parte Pesaro mette a segno solamente 3 punti in cinque minuti mentre Milano inizia a decollare soprattutto grazie a Napier e Shields e con Tonut e Melli che nel tiro dalla breve distanza sbagliano poco o nulla. Una gara un po’ particolare, sul fronte pesarese, quella di Cinciarini che ha giocato sei stagioni con l’Olimpia vincendo anche due scudetti, ma che ha chiuso la sua esperienza all’ombra del Duomo non in maniera ottimale: completa spaccatura con il tecnico Messina.
Quanto possa aver pesato tutta questa storia sul match di Cinciarini è difficile dirlo, ma in questo confronto il play pesarese è andato completamente sotto i livelli delle ultime gare, non tanto per quello che riguarda il tiro, ma anche nel mettere ordine al gioco. Partita che fa parte della storia di questo sport ma con una incidenza reale pari a zero. Ora i tifosi vogliono capire come cambierà il volto di questa formazione con l’arrivo del nuovo americano McDuffie un’ala con punti nelle mani e scelto e voluto da Sacchetti.
Messa in cantina Milano ora si aspetta la partita-campionato contro Brindisi. Gara che non è storia ma che conta mille volte di più di quella persa contro Milano davanti ad un pubblico quasi record per questa stagione zoppa.
Il tabellino
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 65
ARMANI MILANO 85
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Bamforth ne, Bluiett 14, Visconti 11, Ford 5, Maretto 9, Tambone 7, Cinciarini 2, Stazzonelli, Mazzola 8, Totè 7, Mockevicius 2. All. Sacchetti. ARMANI MILANO: Poythress, Bortolani 3, Tonut 9, Melli 10, Napier 8, Ricci 2, Flaccadori 10, Hall 11, Caruso, Shields 17, Hines 10, Voigtmann 5. All. Messina. Arbitri: Mazzoni, Bongiorni e Borgo. Note – Parziali: 19-21, 32-40, 48-66. Tiri liberi: Pesaro 11/13, Milano 7/11. Tiri da 3 punti: Pesaro 8/23, Milano 8/26. Rimbalzi: Pesaro 29, Milano 40. Usciti per falli: Tambone. Spettatori: 6.428.
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