Cento, sfida ad alta tensione. Berti ritrova la Sella:: "Temo molto Delfino»

L’ex biancorosso ora è a Cividale e domenica rivivrà passato e ricordi "Sappiamo di giocarci tanto prima della fase a orologio. Io? Troppi alti e bassi".

1 febbraio 2024
Berti ritrova la Sella:: "Temo molto Delfino"

Berti ritrova la Sella:: "Temo molto Delfino"

Domenica, a Cividale (ore 18), una sfida che sa tanto di spareggio per la Sella contro la squadra di Pillastrini, in lotta assieme alla Benedetto, a Rimini e a Nardò, per uno slot tra la settima e la decima posizione. Quaranta minuti di fuoco, su un parquet rimasto inespugnato nelle ultime due occasioni, con Forlì prima e Trieste poi, uscite ammaccate dal PalaGesteco e senza nulla tra le mani. Tra chi proverà a dare un dispiacere a Cento, anche un grande ex come Matteo Berti, che in estate ha accettato il progetto propostogli dal presidente Micalich ed è approdato in Friuli, dopo tre stagioni intense vissute in biancorosso (dal 2020 al 2023).

Berti, il destino l’ha voluta mettere contro il suo passato.

"Sì, dispiace doversi giocare una così partita importante per la salvezza contro Cento, ma il presente dice che sono un giocatore di Cividale, e darò tutto me stesso per portare a casa la vittoria".

Si sarebbe aspettato di trovare la Benedetto in questa posizione di classifica?

"Sinceramente no, pensavo di vederli più in alto, ma durante una stagione le variabili sono tante e può succedere di tutto: ci sono tanti fattori in ballo. Resta il fatto, comunque, che ripetere la stagione dell’anno scorso sarebbe stato difficile a prescindere".

Voi, invece, siete in ripresa.

"Tolta la sconfitta contro la Effe di domenica, sì. Abbiamo trovato fiducia, dopo un inizio decisamente complesso, chi è arrivato in corso d’opera ci ha dato sicurezza, ma anche tranquillità. L’arrivo di Lamb, anche se è riuscito a giocare una sola partita, sono sicuro che aiuterà tanto il gruppo".

Se dovesse fare un bilancio personale della sua stagione fin qui, è soddisfatto di com’è andata?

"Non direi, ho avuto troppi alti e bassi: ad oggi, è un’annata di cui non vado molto fiero. So che posso fare molto meglio di come ho fatto in fin qui, anche perché il contesto in cui mi trovo non mi fa mancare nulla".

Che partita sarà domenica?

"Diversa per interpreti, visto che i roster non saranno gli stessi di due mesi e mezzo fa, ma me la immagino simile per come si potrà sviluppare nell’arco dei 40 minuti. Vincerà chi saprà difendere meglio, sembra banale dirlo, ma non lo è. Con Forlì e Trieste ci siamo riusciti, e infatti abbiamo vinto, con la Effe invece siamo mancati sotto questo aspetto e l’abbiamo pagato".

C’è qualcosa che teme in particolare di Cento?

"I realizzatori, per cui Mussini, Archie e Delfino, che è quello da tenere d’occhio di più".

Giovanni Poggi

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