Che insidie con Pillastrini. Un anno fa blitz friulano
Il miglior coach del 202223, ex biancorosso, guida una Cividale che pare in difficoltà e non ha stranieri. Ma ha già saputo sorprendere.
Dopo due successi al cardiopalma, stasera l’Unieuro ospita al Palafiera una Cividale da non sottovalutare. Già un anno fa, il 20 novembre 2022, le due formazioni si affrontarono per una sfida simile: all’epoca i friulani erano ancora a digiuno di vittorie in trasferta, eppure ne uscì una gara a punteggi rasoterra che i biancorossi persero 53-56. Fu il primo segnale, forse, che Cividale sarebbe stata la vera sorpresa della stagione, capace di arrivare a un tiro – in gara5 dei quarti, a Udine – dal riproporre la sfida con Forlì addirittura in semifinale.
Stasera sarà la sfida forse tra i due migliori allenatori dello scorso anno: Antimo Martino perché ha sfiorato la promozione e Stefano Pillastrini perché ufficialmente premiato dalla Lnp al termine della stagione 202223. Pillastrini, cervese d’origine, ha un legame di vicinanza geografica col Palafiera e non solo: è anche un ex, avendo allenato la vecchia Libertas nella stagione 199697 (l’ultima in A1 nella storia di Forlì) e in quella successiva.
Meglio non fidarsi, dunque, del fatto che gli ospiti siano reduci da tre ko consecutivi (dopo un positivo avvio da due successi nelle prime tre gare) e siano sul mercato per provare ad aggiustare un roster pensato costruito senza spendere visti: l’unico straniero, di passaporto italiano, è l’argentino Lucio Redivo, guardia di grande talento e autentico leader della squadra, nonché secondo miglior marcatore del girone con quasi 22 punti realizzati a partita. Anche anno scorso, del resto, Cividale sbancò il Palafiera con uno straniero in meno.
Tutt’attorno a Redivo c’è un’ampia truppa italiana, guidata dal playmaker Eugenio Rota (9 punti e 4 assist a gara) e da Giacomo Dell’Agnello, lungo da 11 punti e 3 assist a partita, nonché figlio di Sandro, già allenatore sulla panchina della prima squadra forlivese in due diversi momenti storici. Loro due, insieme all’esterno Gabriele Miani (10 punti a gara), rappresentano l’ossatura di una formazione che in estate ha allungato le sue rotazioni con due lunghi giovani come l’ex Cento Matteo Berti e Giacomo Furin (stasera out per infortunio), con un esterno solido come Martino Mastellari (anno scorso a Chieti) e giovani interessanti come Saverio Bartoli e Nicolò Isotta per le rotazioni dei piccoli.
Cividale è una formazione impronosticabile: finora ha dato battaglia contro squadre come Verona e Udine, ma è anche scivolata tra le mura amiche contro una Nardò in difficoltà (75-79) appena qualche giorno fa.
Cosa attendersi? Per l’Unieuro sarà un importante test, per capire la propria capacità di fare fronte agli impegni ravvicinati e per provare a mostrarsi degna di un ruolo da contender, in un campionato pieno di big e di formazioni ambiziose. Per farlo, occorrerà vincere e convincere, mettendo in campo una pallacanestro solida, ma anche talento ed entusiasmo, per accendere un Palafiera che vuole provare a sognare in grande.
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