Coach Barsotti non nasconde la felicità: "Sfida vinta con umiltà, attributi e voglia"

Il condottiero degli aironi analizza il successo della Fabo sulla Del Fes: "Mi assumo le responsabilità sulla brutta interpretazione"

3 giugno 2024
Coach Barsotti non nasconde la  felicità: "Sfida vinta con umiltà, attributi e voglia"

Coach Barsotti non nasconde la felicità: "Sfida vinta con umiltà, attributi e voglia"

MONTECATINI

La traversata dal paradiso all’inferno la Fabo Herons Montecatini la compie due volte in quaranta minuti. L’approccio a gara-1 della serie finale contro la Del Fes Avellino è stato da subito incoraggiante e il +13 toccato ad inizio secondo quarto sembrava il preludio ad un pomeriggio trionfale per Nicola Natali e compagni. Avellino ha però dimostrato ancora una volta di avere sette vite e ha rovesciato l’inerzia della gara, prendendosi il controllo delle due aree e spedendo gli "aironi" anche a -9. Poi il nuovo ribaltone, stavolta decisivo, ispirato dalle giocate di un Arrigoni da fantascienza e perfezionato da 5 punti negli ultimi 90 secondi di Benites, fin lì in grande difficoltà. La partita del numero 2 rossoblù è lo specchio di quella dei termali: sofferta, complicata, ma alla fine vittoriosa.

"L’abbiamo portata a casa con gli attributi, la voglia e l’umiltà degli ultimi e di questo sono felicissimo, così come sono felicissimo che chi non ha giocato bene per larghi tratti come Benites sia riuscito comunque a deciderla. La gara di oggi tuttavia non l’abbiamo interpretata bene e di questo me ne assumo la responsabilità – ha commentato coach Federico Barsotti al termine del match –. Per tanti minuti siamo stati condizionati dalla frenesia di voler fare per forza qualcosa di più e siamo caduti nella trappola difensiva di Avellino, ovvero quella di farti prendere i tiri che loro vogliono. Non vogliamo fermarci all’idea che se la palla entra vinciamo e se non entra perdiamo, abbiamo gli strumenti per far qualcosa di diverso e avere un piano B per cercare di portare a casa l’intera posta anche se tiriamo con basse percentuali, come stasera".

Nella sua lenta discesa agli inferi la formazione termale è stata letteralmente tenuta a galla da un pubblico straordinario, che non ha mai lesinato il supporto ai propri beniamini, nemmeno quando la luce sembrava essersi spenta: "I decibel del PalaTerme ci hanno trascinato alla vittoria – afferma il coach termale - il nostro pubblico ci ha trasmesso energia nel momento in cui la stavamo perdendo, aiutandoci a tirar fuori negli ultimi cinque minuti quel senso di non voler accettare di non poter vincere che era mancato anche nella sconfitta interna contro la Del Fes a febbraio".

Stavolta è andata diversamente, ma in casa biancoverde più del rammarico per l’occasione persa il sentimento dominante è la preoccupazione per l’infortunio capitato a Miha Vasl nell’ultimo minuto di gioco. La torsione innaturale della gamba destra e le smorfie della guardia slovena in forza ad Avellino non lasciano presagire nulla di buono, anche se coach Alessandro Crotti prova a minimizzare: "Faremo gli accertamenti non appena possibile, mi ha detto di aver subito una forte distorsione alla caviglia ma può darsi che si riveli meno grave del previsto. Al di là dell’infortunio a Miha siamo dispiaciuti perché abbiamo giocato nel complesso una buona gara ma siamo mancati nei dettagli, e a questo livello i dettagli fanno spesso la differenza".

Filippo Palazzoni

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