Coach Caja: "Era la difesa che volevo"
La Fortitudo ha giocato tre partite difensivamente perfette, con una media di 62,6 punti subiti. Coach Caja è soddisfatto e i giocatori, guidati da Aradori, continuano a dare il massimo. Una rondine non è sinonimo di primavera, ma la Fortitudo potrebbe andare lontano.
Una rondine non è sinonimo di primavera così come tre partite difensivamente perfette non fanno una stagione, ma per la Fortitudo il dato statistico è rilevante (62,6 di media subiti; Forlì tenuta a distanza dagli 88,5 segnati nelle prime due uscite) e, dovesse diventare il tratto identificativo di questa Fortitudo la porterebbe lontano. Applaude i suoi ragazzi coach Attilio Caja.
"Abbiamo fatto un’ottima partita, i ragazzi sono stati bravissimi nell’atteggiamento difensivo, con un terzo quarto che rasenta la perfezione (solo 7 punti concessi): non mi sento di guardare il pelo nell’uovo. Ogni tiro lo abbiamo contrastato e abbiamo commesso pochissimi errori, contro di noi segnano solo quello bravi e questo avvalora il lavoro che stiamo facendo. È bello vedere che il pubblico apprezzi quello che facciamo e che riconoscano che i ragazzi si stiano battendo.
Si inizia a vedere la mano del coach sulla squadra. "Quello che mi fanno vedere durante l’allenamento lo portano anche in partita, è bello e non scontato. In attacco abbiamo trovato tanti protagonisti, fermo restando che la prestazione di Aradori balza agli occhi: anche in difesa è molto coinvolto, questo mi gratifica molto. Anche Freeman ha dato una mano importante. Avanti così, è lunga, ma ci godiamo questi momenti".
Discrepanza fra quintetto e panchina? "Per la panchina parliamo fra un paio di mesi, c’è gente con poca esperienza, con uno status differente dagli altri. Sono bravi e si applicano, ma io non regalo niente a nessuno. Noi spingiamo e a fine novembre vediamo su chi contare. Oggi festeggiamo tutti".
Mvp del match Pietro Aradori: "Tanta concentrazione – dice il numero 4 –, sono contento. I risultati sono solo un numero e non rendono l’idea del lavoro che stiamo facendo. Continueremo a dare il massimo".
Giacomo Gelati
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