Con Tortona per cambiare rotta. Vitali gioca la 300ª partita in A

I biancorossi sono reduci da quattro sconfitte di fila in campionato. Attenzione all’ex Strautins e a Baldasso

di FRANCESCO PIOPPI
25 gennaio 2025
Jamar Smith, 37 anni

Jamar Smith, 37 anni

Premessa doverosa: in questo momento in Serie A non esiste un avversario peggiore della Bertram Tortona. I piemontesi sono reduci dall’entusiasmante blitz in casa di Brescia che si affacciava alla sfida con i gradi di capolista-campione d’inverno. La squadra di coach De Raffaele - grazie a rotazioni lunghe un chilometro - è però riuscita ad espugnare il ‘PalaLeonessa’ che prima di domenica era stato violato una sola volta, da Trapani (95-74), in tutto il girone d’andata. Basterebbe forse questo per far capire il momento che stanno attraversando Baldasso e compagni che - dopo gli alti e bassi di inizio stagione - stanno trovando continuità sia tecnica che di risultati e hanno vinto cinque delle ultime sei di campionato (unico scivolone a Napoli, il 4 gennaio) mostrando un basket corale ed efficace. Non a caso Tortona è terza assoluta per quel che riguarda gli assist (18,81 di media) ed è al sesto posto sia come punti realizzati (88,25) che per rimbalzi catturati (36,94), cifre che disegnano la solidità di questo gruppo, capace di adattarsi bene ad ogni situazione. Il metronomo è il playmaker Kushe, ‘computer’ da 13,1 punti e 5 assist con il 50% da 2 e il 46% da 3, ma al suo fianco brilla il talento di Vital, ‘bomber’ del team con 15,2 punti, accompagnato da Strautins (11,4 di media, massimo in carriera) e dalla fisicità di Kamagate, colosso da 10,2 punti, 6,4 rimbalzi e 1,1 stoppate. Come anticipato, l’X-factor di questo collettivo è però la profondità e per capirlo basta osservare chi esce abitualmente dalla panchina: Biligha, Weems, Candi, Severini, Denegri e soprattutto Baldasso, candidato fortissimo alla palma di miglior sesto uomo del campionato con i suoi 11,6 punti di media (65% da 2, il 37 da 3 e l’80 ai tiri liberi).

Dopo quattro stop consecutivi in Serie A, la Pallacanestro Reggiana deve invece ritrovare la strada del successo, cercando di riannodare i fili con la propria identità – prevalentemente difensiva – che sul finire del 2024 aveva pagato importanti dividendi. Sarà importantissimo vincere la lotta a rimbalzo e sfruttare la fisicità di Faye e Faried in area, ma rispetto alle ultime uscite dovranno fare un passo in avanti anche Barford e Smith; il veterano con la canotta numero 15 non ha ancora fatto una partita delle sue dopo il rientro dall’infortunio e serve come il pane.

Qualcosa in più è lecito aspettarselo anche dalla comitiva italiana, in cui solo Uglietti ha dato segnali di consistenza nelle ultime uscite. Soprattutto nel ruolo di ‘tre’, condiviso da Grant e capitan Vitali (oggi alla 300ª partita in Serie A) è necessario spremere maggior qualità. Se la Unahotels eviterà le partenze ad handicap che hanno caratterizzato gli scivoloni con Trapani e Trieste, allora si potrà pensare di espugnare il PalaEnergica di Casale Monferrato dove Tortona giocherà probabilmente l’ultima partita prima di trasferirsi nel nuovo impianto. Altrimenti saranno guai.

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