Così la vede San Pietro. "Finalmente il vero Atkins. Hervey portava negatività. Vedremo un grande Black»

Il vicepresidente tira le somme dopo la kermesse di Coppa Italia a Torino: "Esperienza positiva che con un po’ più di attenzione poteva essere straordinaria. Con questo nuovo assetto la squadra è più fisica e compatta: vogliamo i play-off" .

di GABRIELE GALLO -
21 febbraio 2024
"Finalmente il vero Atkins. Hervey portava negatività. Vedremo un grande Black"

"Finalmente il vero Atkins. Hervey portava negatività. Vedremo un grande Black"

Un po’ di rimpianto per l’occasione sfumata in Final-Eight, fiducia nel prosieguo del campionato, conferma del costante impegno, oggi e in futuro, della proprietà per continuare ad essere ambiziosi. Dopo la kermesse di Coppa Italia il vicepresidente della Pallacanestro Reggiana, Enrico San Pietro, fa il punto della situazione.

San Pietro, quanto rimpianto ha per la finale di Coppa Italia sfumata quando sembrava a portata di mano?

"E’ stata un’esperienza positiva che, con un po’ di attenzione in più e vista anche la serataccia in cui è incappata Milano contro Napoli, poteva diventare straordinaria, quindi una quota di rammarico c’è. Ma rimane un’esperienza entusiasmante per noi, dalla splendida vittoria sulla Virtus alla semifinale con la Gevi che abbiamo condotto per quasi 40’ minuti e dove abbiamo perso l’inerzia solo dopo l’uscita di Chillo e Faye che stavano giocando benissimo".

La crescita dei cosiddetti "gregari" è uno dei fattori più positivi dell’ultimo periodo…

"Assolutamente. E ci aggiungerei anche Atkins, che sta facendo vedere ottime cose. Le ultime partite, dopo la partenza di Hervey, hanno permesso a giocatori che avevano avuto poco spazio o reso poco di dare un grande contributo, e far vedere tutto il loro valore. Adesso abbiamo una squadra davvero compatta".

Quindi era davvero diventata così insostenibile la gestione di Hervey?

"Diciamo che la situazione con lui si è sfilacciata progressivamente, settimana dopo settimana, nonostante il suo immenso talento. La sua presenza in squadra portava ormai componenti di negatività, per varie ragioni, tali per cui non si poteva proseguire insieme".

Al suo posto è arrivato Tarik Black. Cosa vi aspettate da lui?

"Un inserimento rapido in squadra dal punto di vista umano e di chimica di gruppo, peraltro su questo non abbiamo dubbi, dato che le referenze sono ottime e conosce bene, avendoci giocato insieme Smith e Galloway. Sotto il profilo tecnico, chiaramente, ci saranno delle variazioni anche tattiche, ma su questo aspetto sappiamo che coach Priftis saprà lavorare con la consueta qualità".

Ci saranno ulteriori interventi sull’organico?

"Con questo nuovo assetto la squadra acquisisce maggiore fisicità, e per come la vediamo noi soci, la dirigenza e lo staff tecnico, è strutturata per concludere nel modo migliore la stagione. Quindi non prevediamo ulteriori interventi né in entrata né in uscita. Se dovessero insorgere delle problematiche saremo, come siamo sempre stati, disponibili".

Quinto posto in classifica, 22 punti, si può finalmente archiviare la parola salvezza? Ora l’obiettivo sono i playoff?

"Vogliamo conquistarli, ma siamo consapevoli che la lotta sarà dura perché diverse formazioni dietro di noi hanno un alto rendimento. Per questo il match casalingo contro Trento sarà un crocevia fondamentale".

Nel 2024 la Pallacanestro Reggiana festeggerà il mezzo secolo di vita: arriverà la posa della prima pietra della "Casa biancorossa" e il film sulla storia della società.

"Penso che entro pochi mesi la poseremo e sarà un momento bellissimo. Perché sara il primo vero passo per la costruzione di un luogo di aggregazione e pratica sportiva con pochi eguali in Europa. Il 50° celebrerà una Storia di passione e risultati eccellenti e il punto di partenza di un ulteriore lungo percorso. Idee come quella del film contribuiscono certamente a valorizzare la storia della squadra e le idee che la contraddistinguono".

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