Dawson, solo una botta. Ma rientro incerto. L’infortunio è comunque l’ennesima tegola

Brivido per il ginocchio già colpito. Difficile che giochi con Brindisi e Pesaro: un problema per un giocatore in ritardo di condizione

9 ottobre 2024
Dawson, solo una botta. Ma rientro incerto. L’infortunio è comunque l’ennesima tegola

Shawn Dawson contro Cento (foto Salieri). . Domenica si era parlato di un problema muscolare: ieri invece la risonanza ha evidenziato un edema osseo

Ha giocato e ha messo in mostra ancora troppo poco, ma di certo questi primi due mesi dell’avventura forlivese di Shawn Dawson non sono certo stati baciati dalla fortuna. Prima l’arrivo in ritardo per problemi oggettivi (è stato acquistato tardi) e perdipiù un approdo in non perfette condizioni fisico-atletiche con la conseguenza di una condizione da recuperare per mettersi al pari dei compagni: poi un’attenta gestione nelle gare di precampionato (al torneo di Modena ha giocato solo una gara su due) con l’aggiunta di qualche problemino al ginocchio destro, quello nel quale subì l’operazione qualche anno fa per la rottura del legamento crociato. Il problema si è ripresentato dopo la gara di una settimana fa contro Cento e infatti il giocatore è stato tenuto precauzionalmente a riposo domenica nella partita vinta contro la Tezenis Verona.

Ieri si è sottoposto a una risonanza magnetica e già in serata è arrivato il risultato, con un referto che, secondo quanto comunicato dalla Pallacanestro 2.015, "ha escluso problematiche muscolari o legamentose", che era stata la diagnosi diffusa dalla società per giustificare lo stop di domenica. Evidenziato invece "un edema osseo da contusione a livello femoro rotuleo". E il recupero? "Proseguirà con terapia medica e fisioterapica e verrà rivalutato nei prossimi giorni dallo staff medico per decidere modalità e tempistiche per il rientro in squadra".

Tradotto, Dawson ha subìto un colpo che gli provoca dolore nella parte anteriore e interna del ginocchio. Impossibilitato ad allenarsi con la squadra per diversi giorni, diventa difficile vederlo in campo domenica a Brindisi. E ci sono dubbi anche per il turno infrasettimanale di mercoledì 16 in casa contro Pesaro. Il problema fotografato dalla risonanza, insomma, è risolvibile. Anche se è la seconda volta in pochissimi mesi che Dawson si ferma per il ginocchio, benché per ragioni diverse.

Insomma, a dispetto delle voci insistenti che nell’ambiente parlavano di un problema serio, al momento l’allarme sembra rientrato. Anche se il quadro è quello di un giocatore che non ha mai parso davvero all’altezza delle responsabilità offensive che gli spettano (all’esordio al Palafiera contro Cento ha segnato solo 5 punti, tutti dalla lunetta), indietro di condizione, al quale lo stop attuale non può fare certamente bene. Con in più alcuni acciacchi di cui lo staff biancorosso si è già dovuto occupare.

Al momento, è presto ipotizzare che la società torni sul mercato: l’ipotesi non è sul tavolo. Quando è accaduto, del resto, è stato per una lunga assenza certificata, come quella di Vincent Sanford nell’autunno di due anni fa, infortunio che portò all’arrivo di Nik Raivio. Tanto più che in società c’è la convinzione di aspettare il giocatore e valutarlo appieno al meglio della sua condizione fisica.

A fare da deterrente a un’ipotesi estrema ci sono anche questioni economiche e regolamentari. Le prime sono legate al contratto garantito con un importo cospicuo. Mentre le seconde dicono che Forlì oggi potrebbe acquistare un comunitario (come fu Raivio), oppure un giocatore già ‘vistato’, vale a dire un elemento già in Italia ma tagliato da una squadra di A o di A2. Uno scenario troppo precoce dopo così poche giornate. Dal girone di ritorno ci sarà un ulteriore visto a disposizione, che Forlì spera in cuor suo di non dover utilizzare. Vorrebbe dire che la crisi Dawson è rientrata.

Stefano Benzoni

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