Desio si gode un’altra Aurora in Serie B: "L’orgoglio a canestro, il cuore nel vivaio"

Intervista al presidente Ivan Papaianni dopo la salvezza: "La squadra ha reagito alla grande davanti alle difficoltà, ora lavoriamo sui giovani"

di ROBERTO SANVITO -
15 maggio 2024
Desio si gode un’altra Aurora in Serie B: "L’orgoglio a canestro, il cuore nel vivaio"

Desio si gode un’altra Aurora in Serie B: "L’orgoglio a canestro, il cuore nel vivaio"

La salvezza ottenuta ai playout contro Salerno non è cosa da poco nel terzo campionato italiano di basket. E si continua a lavorare sul vivaio e sul coinvolgimento della città, specie ora che è obbligatorio giocare in un palasport enorme quale è il PalaFitLine. Tocca tanti punti Ivan Papaianni, quasi 53 anni di cui una ventina spesi da presidente dell’Aurora Desio, il primo, questo, anche da vice-presidente di Lega Nazionale Pallacanestro.

Obiettivo raggiunto, quindi?

"Certo. All’inizio poteva essere scontato, ma non lo è stato. E ragionandoci è un bell’obiettivo. Facevo una riflessione nel weekend a Salerno: questo è il campionato di più alto livello che l’Aurora disputa dal 1998 a oggi. Ed esserci ancora ha un valore molto alto".

Magari qualcuno si aspettava di più...

"Partiamo da 12 mesi fa con il quarto posto in B unica, i playoff per la A2 e le cinque partite con Livorno. A tutti piace sognare, si è rivista tanta gente. La realtà è che questa B Nazionale si è dimostrata di un livello superiore, anche noi come società siamo stati chiamati a un salto di qualità totale; ora certi aspetti vanno presidiati con maggiore professionalità. È giusto che i nostri tifosi volessero di più, ma ci siamo scontrati con realtà costruite per salire in A ed è normale che qualche difficoltà l’abbiamo incontrata. La squadra ha reagito alla grande: siamo tra le pochissime società a non essere ricorse al mercato. Era una promessa fatta ai giocatori, ma anche perché credevamo in loro e nelle scelte estive".

Come catturare più pubblico?

"La risposta dei tifosi a volte si è fatta sentire, altre meno. Da parte nostra abbiamo cercato di coinvolgere sempre di più il minibasket, il settore giovanile, anche le scuole. Abbiamo organizzato eventi di contorno. Certo, sono poi i risultati quelli che spingono il botteghino, ma la gente deve essere consapevole che disputare la B Nazionale deve essere un motivo di orgoglio condiviso per Desio, non scontato e da difendere".

Futuro?

"La nostra filosofia non cambia. Lavorare sui giovani per lanciarli un giorno in prima squadra. Creare basi solide che sono quelle che tengono in piedi tutto il resto".

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