Di Paolantonio amaro a Imola: "Troppo altalenanti"

Ci sarà ancora da lavorare in casa Andrea Costa. La sconfitta con Fabriano ha evidenziato i limiti dei biancorossi in un campionato che non farà sconti a nessuno. Lo sa bene coach Emanuele Di Paolantonio nell’analizzare la partita dei suoi. Il tecnico teramano parte con una nota sul metro arbitrale. "Premetto che non avendo mai allenato questa categoria mi prendo la colpa per non capire ancora il metro arbitrali: perché in due partite ufficiali, tiriamo un terzo dei tiri liberi degli avversari e in una partita punto a punto era 18-4 come liberi all’intervallo mi è sembrato squilibrato".

Sulla partita. "Abbiamo fatto una partita difensiva altalenante, ma solida, concedendo poco come squadra, ommettendo errori individuali che Fabriano ha punto perché ha qualità con tanti giocatori, penso al break fatto da Centanni. Offensivamente, al di là di alcuni momenti di up and down in cui le nostre spaziature non son state positive, abbiamo provato a costruire di squadra e dobbiamo lavorare perché questi tiri entrino dentro. Dobbiamo migliorare in questi aspetti". "Sono due giocatori che oltre al grande impegno difensivo, devono produrre anche in attacco e lo sanno. Quando costruiamo tiri per terra, quelli sono i tiri per Drocker che ha le qualità per segnare. Così come Crespi che ha il suo impatto in post basso e quei canestri sbagliati deve concretizzarli. Dobbiamo essere più efficaci da questo punto di vista". E nel finale si torna ancora sui tiri liberi (716 il dato della partita), ancora nota dolente dei biancorossi. "Oltre ad averne tirati un terzo di Fabriano, lo abbiamo fatto con meno del 50 per cento – chiude Di Paolantonio –, un dato simile a quello del derby di Supercoppa, e se questi tiri li segniamo in allenamento, dobbiamo avere la testa per segnarli pure in partita, anche se ne tiriamo meno degli altri. Dipende sostanzialmente da noi".