E-Work, doppio impegno: "Siamo ancora indietro"

Serie A1 Due test per Faenza oggi alle 20 contro la Virtus e domani a Mantova. Coach Seletti: "Ci mancano ritmo, malizia e comprensione delle situazioni". .

16 settembre 2023
E-Work, doppio impegno: "Siamo ancora indietro"

E-Work, doppio impegno: "Siamo ancora indietro"

Recita un noto spot televisivo che ‘due sono meglio di uno’ e l’E-Work lo ha preso alla lettera. Le faentine saranno infatti impegnate in una doppia amichevole in trasferta in due giorni. Si parte questa sera alle 20 sul campo neutro di Castel San Pietro con la sfida alla Virtus Bologna (ritenuta dagli addetti ai lavori la favorita per lo scudetto), mentre domani alle 18 ci sarà la gara sul parquet di Mantova, formazione di A2. È chiaro che il risultato sarà l’ultimo dei problemi e queste due sfide serviranno per far crescere una squadra che al momento ha ancora troppi alti e bassi. Di sicuro giocherà Brossman, impiegata pochi minuti scorso per un leggero affaticamento fisico già superato, mentre per Booker, che è ritornata in palestra giovedì dopo aver smaltito un piccolo guaio muscolare dovuto alla preparazione fisica, si valuterà all’ultimo se potrà giocare qualche minuto o ritornerà a lavorare da lunedì.

Diversa la situazione di Spinelli, che sta continuando a lavorare per acquisire la migliore condizione fisica dopo i due anni di stop. La giocatrice viene costantemente monitorata e a metà della prossima avrà un nuovo controllo. "La gara con Campobasso ha confermato che siamo ancora molto distanti dal livello del campionato che affronteremo – sottolinea coach Paolo Seletti – e siamo ancora una squadra di A2 che deve diventare di A1. Ci mancano ritmo, malizia, comprensione delle situazioni tattiche nuove. Abbiamo avuto indicazioni per accelerare il processo di maturazione che siamo sicuri avverrà, ma dobbiamo ottenerlo il prima possibile. Difensivamente ad esempio non abbiamo ancora minimamente mostrato una faccia né positivamente né negativamente e l’obiettivo delle due partite che ci aspettano è ricominciare a mettere identità difensiva e più ordine in attacco, ma è normale perché quando si gioca una pallacanestro basata sulla libertà individuale si parte dal caos per poi trovare gli equilibri e noi siamo ancora in quella fase".

Luca Del Favero

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