E-Work, serve la capitana: "Imbarazzanti a tratti"
Basket A1 donne Faenza, reduce dal ko contro San Martino, conta di recuperare già domenica Franceschelli. Seletti non fa sconti: "La gioventù non sia un alibi".
‘O capitana, mia capitana!’. La famosa citazione del film ‘L’attimo fuggente’ è la sintesi del match perso dall’E-Work a San Martino di Lupari, dove l’assenza della capitana Franceschelli si è fatta enormemente sentire. Non che le sue compagne non abbiano dato il massimo, ma l’importanza tattica dell’ala imolese è incredibile per il lavoro oscuro e di sostanza che riesce a fare e che non compare nelle statistiche, ma che è spesso decisivo per la vittoria. Franceschelli dovrebbe aver risolto il problema muscolare ed essere pronta per la trasferta proibitiva a Campobasso di domenica o nella peggiore dei casi per la gara di domenica 15 alle 18 al PalaBubani contro Castelnuovo Scrivia.
A San Martino di Lupari, coach Seletti ha provate tante alchimie tattiche per sostituire la sua capitana, utilizzando Turel, Cappellotto e Brzonova, non trovando però lo stesso apporto, tanto che si può tranquillamente dire che Franceschelli valga tatticamente quanto Roumy, Fondren e Reichert pur segnando molto meno. La sconfitta è però figlia anche dell’atteggiamento dell’E-Work non sempre attento come sottolinea coach Seletti. "San Martino ha meritato più di noi la vittoria – spiega –, ma mi brucia non tanto il fatto di aver perso, ma che ci siano state tante occasioni per indirizzare la partita a nostro favore che non abbiamo sfruttato a causa di errori banali su situazioni di gioco che avevamo preparato".
"Non siamo stati attenti a giocate che sapevamo ci sarebbero state e questo mi dispiace. Mi complimento con le ragazze per la rimonta, dovuta anche al tentennamento delle avversarie che non hanno dato il colpo del ko, perché hanno confermato che questo gruppo non molla mai. Dobbiamo però aumentare la lucidità, non sufficiente nei primi 35 minuti: sono stati infatti commessi errori da scuola basket inaccettabili a questo livello. È vero che siamo giovani, ma non può essere un alibi per essere disattenti e per essere in alcuni momenti imbarazzanti".
Luca Del Favero
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