Eurocup, Venezia dilaga nel terzo quarto e batte il Prometey 108-92

Successo autoritario nell'ultimo impegno casalingo della stagione europea

di MATTEO AIROLDI -
30 gennaio 2024
Umana Reyer Venezia vs Prometey Slobozhanske

Umana Reyer Venezia vs Prometey Slobozhanske

Venezia, 30 gennaio 2024 – Nell’ultima uscita casalinga della stagione di Eurocup, l’Umana Reyer Venezia conquista una vittoria autoritaria sconfiggendo la formazione ucraina del Prometey per 108-92. Un successo ininfluente ai fini della classifica – i lagunari erano già eliminati a seguito della sconfitta rimediata contro BC Wolves Vilnius una settimana fa – ma che aiuta senza dubbio a tenere alto il morale della truppa di Neven Spahija, che oggi, dopo un primo tempo decisamente in salita, ha cambiato passo nella ripresa, mettendo a referto nel solo terzo quarto 38 punti (saranno 63 quelli siglati complessivamente nel secondo tempo da Venezia), a fronte dei 14 subiti, e girando in maniera decisiva e definitiva l’inerzia della gara. La vittoria è frutto di un eccellente lavoro corale degli orogranata, sia sul piano difensivo (35 punti concessi agli avversari nei secondi 20’), sia su quello offensivo, come testimoniano i cinque giocatori veneziani finiti in doppia cifra e l’eccellente 67.6% nel tiro da due: sugli scudi Kyle Wiltjer con 25 punti e seguito a ruota da un Rayjon Tucker salito di colpi nella ripresa e autore di 19 punti e dall’accoppiata formata da Max Heidegger e Amedeo Tessitori (18 punti a testa). Sul fronte del Prometey, che nella parte di gara iniziale è riuscito a sfruttare la sua grande fisicità, non sono invece bastati i 15 punti con 6 rimbalzi di Ondrej Balvin, i 14 di Gian Clavell e gli 11 dell’ex Germani Brescia Tai Odiase. 

La cronaca della gara

L’abbrivio iniziale è di marca ospite: il Prometey parte, infatti, con il piede giusto e, sfruttando il gioco vicino a canestro di Odiase, Clavell e dell’ex di serata DJ Kennedy conquista un vantaggio di sette lunghezze (12-19). Venezia prova a reagire grazie a Wiltjer e Heidegger ma è ancora il Prometey a dettare il passo e a chiudere con i canestri di Sanon e Lypovyy a +10 dopo aver toccato anche il +12 (18-28). È Brooks l’arma utilizzata da Spahija per cercare di contrastare la fisicità di Balvin e compagni, ma sul medio termine non paga buoni dividendi perché il Prometey riesce a piazzare un nuovo allungo e si spinge fino al +13 suggellato da Clavell (34-47). Un cuscinetto di vantaggio che la formazione ucraina riesce sostanzialmente a conservare fino al termine del primo tempo, chiuso avanti 45-57 con l’aiuto dei punti portati in cascina da un incontenibile Balvin (11 punti nei primi 20’), abile nel rispondere colpo su colpo alle fiammate di Heidegger. Il vero cambio di passo dell’Umana Reyer Venezia arriva dopo l’intervallo, quando sale di colpi un Tucker decisamente in ombra nel primo tempo: l’esterno orogranata inizia a martellare il canestro avversario assieme ad Heidegger e Wiltjer. In un amen i lagunari tornano così a contatto per poi piazzare l’aggancio a quota 62 con i primi due punti della serata di Simms. Il sorpasso è una naturale conseguenza del ritrovato smalto di Venezia e porta la firma di Tucker (67-65). Le briglie orogranata si sciolgono e il parziale si allarga con l’Umana che raggiunge il +12 a 10’ dalla fine, all’apice di un 38-14 messo a segno in un sol quarto. Una spallata che manda definitivamente ko il Prometey che nel quarto quarto affonda definitivamente sotto i colpi di Venezia. 

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