Federico Vecchi guida l'Andrea Costa alla salvezza in una stagione difficile
Coach Vecchi ha portato l'Andrea Costa alla salvezza senza playout, elogiando l'unità della squadra in una stagione complessa.

L’Up Andrea Costa ha battuto 90-69 Saronno al PalaRuggi (Isolapress)
Arrivato poco più di due mesi fa per raddrizzare la stagione dell’Andrea Costa, coach Federico Vecchi ha centrato l’obiettivo. Salvezza portata a casa senza passare per i playout e chiusura di stagione serena per il club biancorosso. "Abbiamo conquistato la salvezza in una stagione che è stata difficile per la squadra, penso soprattutto per i giocatori e per lo staff che c’erano fin dall’inizio, essendo io arrivato in corsa. Un’annata lunga e anche complessa in campo e per certi versi anche fuori dal campo – le parole del tecnico dopo la vittoria con Saronno – per la quale bisogna fare i complimenti a questa squadra che non si è mai disunita e anche i momenti di difficoltà ha saputo superarli da squadra, restando unita. Qualche partita è sfuggita per errori nostri o per dettagli, ma sull’impegno, la serietà e le doti morali del gruppo non ci sono discussioni". Traguardo raggiunto soprattutto con le due vittorie nei derby con la Virtus e con Faenza, sublimato dall’ultimo successo con Saronno. "Siamo soddisfatti di aver vinto con margine una partita piuttosto insidiosa, visto che Saronno non aveva nulla da perdere e noi eravamo senza Toniato, oltre a non essere riusciti ad allenarci con la continuità di cui abbiamo bisogno. Una vittoria arrivata più di orgoglio e di testa che di preparazione. La prova di Klanjscek? Ha trovato spazio per penetrare, è entrato in fiducia ed è riuscito a esprimersi con una pallacanestro più adatta a lui; si meritava una prestazione rotonda a livello realizzativo. Ma in generale è stata brava tutta la squadra".
A una giornata dal termine della stagione (domenica a Lumezzane) lo sguardo non può che andare già al futuro. E se sarà coach Vecchi a sedere ancora sulla panchina biancorossa dipenderà da tanti fattori; in primis quelli legati alla futura organizzazione della società. Ragionamenti, consiglia Vecchi, da non affrontare troppo tardi. "Imola è una bella piazza, io ho avuto un buon impatto a livello di inserimento in società e con la squadra. Ma siamo tutti professionisti ed è prematuro parlarne ora. Il primo step è che la società faccia i piani per il futuro, poi che definisca lo staff tecnico e da lì partire, al di là della mia figura. E questo prima si fa meglio è, perché partire per tempo e programmare permette di non fare le cose di rincorsa. Mi auguro che i tempi siano più rapidi possibili perché la città, la società e i tifosi lo meritano e mi auguro fortemente che sia così", conclude il coach.
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