Ferrara Basket, serve una reazione a Piadena

Serie B: al momento sono esclusi cambiamenti tecnici e sul mercato non ci sono elementi appetibili. Bisogna compattarsi

5 dicembre 2023
Ferrara Basket, serve una reazione a Piadena

Ferrara Basket, serve una reazione a Piadena

Un ko casalingo inaspettato, che chiude male un girone d’andata vissuto sull’ottovolante e lascia l’amaro in bocca per un "leit motiv" che si ripropone partita dopo partita. Ferrara Basket non riesce proprio a cambiare marcia, e la sconfitta di domenica contro Sansebasket rimette in piazza le problematiche che già si sono evidenziate tante volte in questo primo scorcio di stagione: una squadra poco propensa alla coesione difensiva e a "sbucciarsi le ginocchia", come ha ripetuto nel post gara coach Adriano Furlani, tra le altre cose contestato da una frangia dei tifosi biancazzurri appena dopo la sirena finale.

Viste le premesse di inizio campionato, l’ambiente non è soddisfatto dei risultati conseguiti fin qui da Drigo e compagni: al di là dello score di 6 vittorie e 5 sconfitte, è l’atteggiamento visto in determinati frangenti che ha lasciato a desiderare. Al momento non sembrano esserci cambiamenti in vista, né sul fronte dell’inserimento di un giocatore (il mercato offre poco o nulla in questo periodo) né di un eventuale cambio di guida tecnica: venerdì a Piadena sarà la stessa Ferrara Basket vista finora, nei suoi effettivi in campo e in quelli al timone della nave.

Anche perché, nonostante gli ‘up and down’ di questa prima metà di stagione, le qualità tecniche di questo gruppo sono indiscutibili: la sensazione è che una Ferrara in giornata possa vincere su qualunque campo, ma viceversa possa anche perdere contro qualunque avversaria, a testimonianza di una squadra che fa ancora fatica a trovare la sua quadratura e soprattutto una maggiore continuità di risultati e prestazioni. La prova di venerdì a Piadena rappresenterà un importante bivio, sia per la classifica – che in caso di ulteriore sconfitta comincerebbe davvero a diventare preoccupante considerate le attese dell’estate – sia per ridare slancio e fiducia ad un gruppo fin qui assai altalenante.

Se non altro, Drigo e soci devono battere un colpo per una piazza che sta rispondendo presente, e che ogni domenica porta al palazzetto tra le 700 e le 800 persone, numeri che in B Interregionale si vedono solo a Ferrara.

Che la stagione non sia iniziata come ci si auspicava è ormai fuor di dubbio, sta nella truppa biancazzurra ora cambiare registro e risalire la china per rispondere alle aspettative e alle pressioni dell’ambiente: una piazza con quarant’anni di pallacanestro alle spalle non può permettersi di vivere una stagione di transizione in quarta serie, a maggior ragione dopo quanto ha dovuto subire ad inizio anno solare.

Jacopo Cavallini

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